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CENTRI IPPICI, IN LOMBARDIA POTRANNO NASCERE ANCHE IN AREE AGRICOLE

ASSESSORI REGIONALI: ORA POSSIBILE ‘RECUPERO’ STABILI AGRICOLI
IN LOMBARDIA 335 LE SOCIETÀ EQUESTRI CON OLTRE 22.830 TESSERATI

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 28 maggio 2019 –  Grazie alla legge di semplificazione,
approvata oggi dal Consiglio regionale, in Lombardia sarà
possibile ora trasformare gli edifici agricoli in centri ippici.
Una vera e propria rivoluzione per il mondo equestre e per tutte
le attività legate all’utilizzo dei cavalli.

“Prima, di fatto – ha dichiarato l’assessore regionale
all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – per poter
realizzare un centro ippico nella nostra regione era necessaria
una specifica area di destinazione nel piano di governo del
territorio. Ora invece sarà possibile adeguare le strutture già
esistenti in aree agricole. Con questa modifica alla legge
regionale avremo un doppio beneficio: da un lato semplificheremo
la vita a chi vuole investire in questo settore, dall’altro
daremo una ulteriore possibilità di riconversione degli stabili
rurali che magari risultano in stato di abbandono”

PIU’ FACILE ORA FAR NASCERE ATTIVITA’ – La modifica si è resa
necessaria perché l’attività dei centri ippici non è per legge
considerata attività agricola. “C’era un vulnus normativo che –
aggiunge l’assessore al Territorio e Protezione civile di
Regione Lombardia – siamo andati a colmare. Abbiamo ricevuto
diverse sollecitazioni sia dal mondo equestre che dai
proprietari agricoli. Sarà più semplice dunque far nascere
associazioni sportive e attività legate all’allevamento dei
cavalli”

335 SOCIETA’ EQUESTRI IN REGIONE – Secondo i dati della
Federazione Italiana Sport Equestri (dati 2018) in Lombardia
sono 335 le società equestri presenti su 1.787 nazionale, con un
totale di 22830 tesserati (111.731 nazionale) e 21470 atleti
(104.036 nazionale). “Abbiamo il primato nazionale. L’attività
ippica è una tradizione in Lombardia. Vogliamo far crescere
ulteriormente questo settore e sviluppare l’interazione con il
mondo agricolo” concludono i due assessori.

 

Redazione

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