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PARTECIPAZIONE. AL VIA IL RADUNO DELLA COMMUNITY DI SPAGHETTI OPEN DATA

Appuntamento domani alla Fabbrica del Vapore. Lipparini: “Due giorni di lavoro intenso sui dati aperti dell’Amministrazione comunale milanese”

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 31 maggio 2019 – Al via domani, alla Fabbrica del Vapore, il settimo raduno di Spaghetti Open Data, la community nata nel 2010 che riunisce un gruppo di cittadine e cittadini italiani interessati al rilascio e al riutilizzo di dati pubblici in formato aperto.
Due giorni di incontri, dibattiti, tavoli di lavoro e hackathon per discutere e lavorare sui dati aperti come risorsa per i cittadini e la Pubblica Amministrazione.
I lavori saranno avviati alle 10 dall’assessore Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data) del Comune di Milano, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento: “Saranno due giorni di lavoro inteso durante i quali la community lavorerà anche sui dati aperti della nostra città, allo scopo di presentare visualizzazioni utili a comprendere alcuni fenomeni come i quartieri di residenza delle diverse comunità straniere e l’eventuale presenza della cosiddetta “segregazione spaziale” tra le diverse nazionalità. Il raduno segna anche l’avvio ufficiale di un patto di collaborazione della durata semestrale volto al lavoro congiunto di Amministrazione e comunità Spaghetti Open Data per la valorizzazione del patrimonio informativo del Comune di Milano, considerato a tutti gli effetti un bene comune immateriale”.
“Il raduno è il nostro appuntamento annuale per confrontarci su passato, presente e futuro dei dati aperti in Italia – spiega Erika Marconato, della community di Spaghetti OpenData – . Se i primi anni ci siamo concentrati molto sulla richiesta di dati, nel 2019, che vede il nostro settimo raduno, ci stiamo focalizzando su tutta la vita dei dati: da prima che vengano resi disponibili a quando – e come – vengono usati, fino ad immaginarci come far sì che restino a disposizione delle generazioni future. Esattamente come succede per tutti i beni considerati di pubblica utilità. La natura informale della nostra comunità permette da sempre un confronto aperto tra persone con ruoli diversi: amministratori e cittadini dialogano dallo stesso lato del tavolo, o meglio, all’interno degli stessi spazi, sia fisici che virtuali – la mailing list è il nostro luogo principe di discussione. I dati aperti sono un patrimonio di tutti e, sebbene l’onere del rilascio spetti alle Amministrazioni Pubbliche, gli Open Data rappresentano oggi un vero e proprio bene comune”.
Alle 10.15 il team Open Data del Comune di Milano racconterà la modalità di lavoro della Pubblica Amministrazione milanese sulla gestione dei dati aperti e sulla loro divulgazione attraverso il sito dati.comune.milano.it.
Alle 10.45 attraverso “Digital democracy products made in Brazil”, Felipe Benites Cabral, brasiliano che vive a Milano, racconterà come ha lanciato alcune applicazioni che utilizzano dati aperti (o dati liberati) e come questo lavoro si sia rivelato il principale progetto di lotta contro la corruzione in Brasile dando anche il via a molti altri progetti.
Alle 12.10 partiranno due sessioni tematiche parallele: il tavolo “Civic Hacking”, su come organizzare e rappresentare la domanda di open data e il tavolo “Dati e Mestieri” dal titolo “Scriptorium digitale, per preservare la cultura digitale dal un nuovo Medioevo”, in cui si rifletterà sulla conservazione dei dati aperti, alla luce di un decennio di Open Data.
Alle 14.30 due sessioni parallele: “Open data come atto politico”, che presenterà casi di successo e insuccesso per gli open data come strumento a servizio dell’Open Government nella Pubblica Amministrazione e “Archeostickers”, che racconterà la storia di una campagna che riusa i dati aperti per creare meme.
Alle 15.30 il tavolo “Quali licenze per i dati pubblici” s’interrogherà sulle scelte delle Pubbliche amministrazioni in tema di licenze, mentre “OpenData e IoT, rendere fisico un dato + data visualization”, presenterà alla community il “BiblioVisualizer” installato nella Biblioteca comunale di Cormano, uno speciale “termometro” che mostra in tempo reale l’andamento del prestito libri.
Alle 16.50 gli ultimi due incontri della giornata: “Mappare le barriere architettoniche per il Peba”, per capire come usare un bot Telegram per la mappatura partecipata delle barriere architettoniche secondo uno schema codificato nella Pubblica Amministrazione milanese e “Accessibilità e trasparenza: sovrapposizione dei dati personali e dei dati aziendali”, con il racconto di alcune esperienze dirette.
La giornata si concluderà in plenaria alle 18 con la presentazione
“Stiamo dimenticando qualcuno!”, su bias cognitivi, tecnologia e minoranze, a partire dall’esperienza di una donna della comunità.
La seconda giornata, domenica 2 giugno, sarà dedicata agli hackathon, con alcune tematiche già individuate, come ad esempio lavorare alla creazione di una mappa per individuare un’eventuale segregazione spaziale nella città di Milano, e altre che nasceranno nel corso del raduno.
Tutte le info sono disponibili al link spaghettiopendata.org

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