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Milano. A Palazzo Mezzanotte la Real Estate RE ITALY Monitorimmobiliare Convention Days 2019

La ‘due giorni’ di RE Italy è stata aperta da un messaggio del ministro Toninelli

(mi-lorenteggio.com) Milano, 6 giugno 2019  – Si è conclusa con successo la ‘due giorni’ degli Stati Generali del Real Estate. RE ITALY Convention Days 2019 – organizzata da Monitorimmobiliare e Monitorisparmio in Borsa Italiana a Milano – che ha visto già nella prima giornata di lavori oltre 2.000 partecipanti, la partecipazione del 95% delle società del settore con un fatturato superiore ai 20 milioni di euro e il 98% dei fondi immobiliari oltre ai rappresentanti di più di 300 aziende. Alla Convention e al suo organizzatore Maurizio Cannone il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ha espresso vivi complimenti.

Nel suo messaggio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ha sottolineato come il “Governo stia puntando moltissimo sulle norme introdotte con il decreto Sblocca cantieri, il cui principale obiettivo è appunto quello di velocizzare la realizzazione delle opere di cui l’Italia ha bisogno e di accelerare il completamento di quelle già in via di costruzione, oltre ad aumentare il volume e snellire le procedure per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Non solo. Nel decreto, attualmente in fase di miglioramento in Parlamento, c’è anche una norma che velocizza la rigenerazione urbana e che renderà più snello l’iter per migliorare l’assetto urbanistico delle nostre città”.

“Resto convinto – ha aggiunto – che fare una seria manutenzione dell’esistente, mettere in sicurezza le infrastrutture e gli immobili che già abbiamo e, contemporaneamente, realizzare opere utili possa essere la chiave di volta per una duratura ripresa del settore edilizio e dell’economia. Parlo di quelle tante, tantissime, piccole opere diffuse sul territorio, di quella miriade di cantieri che si verrebbero ad aprire ogni anno, dando lavoro a moltissime imprese, se solo si facesse seriamente manutenzione nel nostro Paese. E proprio questo è l’obiettivo principale del mio mandato da Ministro, quello a cui lavoro ogni giorno. Accanto a ciò – conclude – l’impegno è massimo anche, come dicevo, per riaprire celermente i cantieri bloccati, per la realizzazione di opere utili, sempre con lo scopo di ottenere il massimo risultato senza sprecare i soldi degli italiani e con il minor consumo di suolo possibile”.

“Ritengo che l’imposta patrimoniale sia un’idea demenziale”. Così l’ex ministro delle Finanze, Giulio Tremonti. Tremonti ha spiegato che “alcune imposte patrimoniali ordinarie già ci sono” perchè “quando non c’è reddito ma solo catastale, di quello si tratta”. Per quanto riguarda invece le “grandi patrimoniali”, ad esempio “su patrimoni oltre i 100 o 200 miliardi, non servirebbero a niente, non cambia nulla”, quindi l’impatto sarebbe impercettibile.

Il ministro per la pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, ha sottolineato come sia necessario “puntare su una pubblica Amministrazione più efficiente e su una maggiore digitalizzazione”. ”Siamo ancora indietro sulla digitalizzazione, c’è bisogno di un salto di qualità”, ha concluso sottolineando che occorre puntare di più sulla formazione e su una nuova cultura della Pubblica Amministrazione che deve essere più vicina e presente.

L’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha sottolineato che il “problema principale oggi per l’Italia è la mancanza di prospettive. L’economia italiana da un anno non cresce più. Ci vuole un governo che abbia una linea di politica economica. Non mi sembra che sia il caso adesso, purtroppo per il Paese”. E a margine della convention: “In merito all’eventualita’ di un aumento dell’Iva, “ci sono vari scenari per la gestione della prossima legge di bilancio, ma indipendentemente dalla legge di bilancio, ci vuole un governo e attualmente non si sa se ci sara’ questo governo, un altro governo o questo governo con un atteggiamento diverso. Sarebbe auspicabile un governo che gestisca una legge di bilancio molto difficile e complicata con chiarezza d’intenti di medio termine”. La Legge di bilancio, ha proseguito l’ex ministro, “va inserita in una strategia di medio termini altrimenti gli effetti positivi rischiano di non emergere. Ci vuole un governo che abbia il sostegno del Parlamento, che faccia la legge di bilancio e che come punto di partenza metta sul tavolo 35 miliardi, per l’Iva, per le spese correnti, per gli impegni gia’ presi”.

 

B. S.

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