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DISABILI GRAVISSIMI. BOLOGNINI: FONDO NON AUTOSUFFICIENZA, DELIBERATI ALTRI 2,1 MILIONI

ASSESSORE: VERSO SISTEMA DI PRESA IN CARICO DELLE SPECIFICITÀ

(mi-Lorenteggio.com) Milano La Giunta regionale, su proposta
dell’assessore alle Politiche Sociali, Abitative e Disabilità,
Stefano Bolognini, ha stanziato 2.142.450 euro di nuove risorse
per i disabili gravissimi. Un finanziamento che si aggiunge agli
83.500.000 di euro già messi a disposizione il 12 febbraio sul
Fondo non autosufficienza 2018 di cui beneficiano oltre 6 mila
persone in Lombardia.

SUPERATA DISPARITÀ, IN PROPORZIONE AI BISOGNI DOMICILIARI –
“Tale incremento – ha spiegato l’assessore Bolognini – si è reso
necessario per contemperare in modo appropriato gli interventi
volti a sostenere la domiciliarità con la realizzazione di
percorsi di inclusione sociale e superamento dei rischi di
emarginazione nei normali contesti di vita. Infatti,
l’approfondita analisi dei dati ha messo in evidenza una
significativa differenza tra le persone che, in ragione della
loro gravità, non possono accedere a servizi extra domiciliari e
coloro che hanno tale opportunità. Tale rimodulazione ha
interessato la Misura B1, attraverso l’individuazione di criteri
specifici in ragione dell’intensità della risposta domiciliare e
in rinforzo dell’intervento a favore dei primi e la
ridefinizione della Misura per i secondi”.

L’ENTITÀ DEL BUONO – Il valore mensile del buono è stato quindi
diversamente modulato a integrazione di quanto precedentemente
normato. In particolare considerazione sono state tenute le
situazioni delle persone con disabilità, soprattutto dei minori,
che:

– alla scuola abbinano l’inserimento in un servizio diurno per
attività a rinforzo delle abilità: in questo caso viene
riconosciuto un buono di 600 euro al mese;

-per particolare gravità della condizione:

a) frequentano la scuola a tempo ridotto e abbinano
l’inserimento in un servizio diurno per non più di 14 ore
settimanali: in questo caso viene riconosciuto il buono mensile
di 600 euro;
b) sono inseriti esclusivamente a scuola, per un massimo di 14
ore settimanali, oppure la cui frequenza scolastica abbinata
all’inserimento in un servizio diurno che non supera le 14 ore
settimanali: in questo caso viene riconosciuto un buono mensile
di 900 euro per il caregiver e di 200 euro per il personale di
assistenza regolarmente assunto.

VOUCHER PROGETTI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA – “Per le persone
disabili gravissimi per le quali sono attivi programmi di
inclusione socio-lavorativa – ha aggiunto Bolognini – il buono è
di 600 euro al mese. In caso di progetto per un tirocinio di
inclusione sociale si prevede un buono mensile di 900 euro, più
eventuali 200 euro per il personale di assistenza assunto”.

VOUCHER SPERIMENTALI MISURA B1 – “Nella prospettiva di
consentire la realizzazione di percorsi individuali più coerenti
e appropriati – ha puntualizzato Bolognini – Regione Lombardia
ha determinato anche un voucher sperimentale di 1.650 euro al
mese a favore delle persone ventilo-assistite e/o con nutrizione
parenterale, dando a loro la possibilità di ricevere prestazioni
non solo assistenziali ma anche infermieristiche ed educative.
“Con questa Delibera – ha aggiunto Bolognini -, in una logica di
massimo sostegno alle persone disabili gravissime e alle loro
famiglie, è stato introdotto un voucher per consentire al
domicilio le prestazioni specialistiche per persone disabili
gravissime con specifiche esigenze sanitarie, evitando le
oggettive difficoltà di trasporto in ospedale”.

CONTINUITÀ DEI PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE – Infine, in
riferimento ai progetti di vita autonoma, la delibera garantisce
la continuità alle persone gravi e gravissime che hanno
beneficiato del buono nel 2018, estendendola a quanti hanno
superato i 64 anni.

ATTENZIONE E SENSIBILITÀ – “Tutto questo documenta – ha concluso
Bolognini – l’attenzione e la sensibilità che Regione Lombardia
riserva nell’affrontare il tema della disabilità grave e
gravissima. Con un grande sforzo, anche di tipo tecnico, stiamo
mettendo a punto un sistema di presa in carico incentrato sulle
specificità dei percorsi, basandoci sull’ascolto e il confronto
con le associazioni e sull’analisi dettagliata delle situazioni
particolari, anche di quelle più complesse”.

 

Redazione

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