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Conto deposito: quanto è sicuro?

 

Milano, 21 giugno 2019 – Le persone che si avvicinano per la prima volta al mondo dei conti deposito si domandano quali siano i rischi relativi a questo strumento. È davvero sicuro come viene “promosso” dalle banche? O ci sono dei pericoli che bisognerebbe conoscere nella fruizione di tali strumenti?

Andando con ordine, e nella speranza di potervi fornire degli utili spunti che vi potranno permettere di individuare il miglior conto deposito, ricordiamo come i rischi che sono legati all’apertura di un conto deposito sono principalmente rappresentati dal fatto che l’istituto di credito presso cui si versano i propri soldi non sia più in grado di adempiere ai propri obblighi contrattuali. In termini ancora più semplici, quel che si finisce con il rischiare nel momento in cui si apre un conto deposito, è il fatto che la banca non sia più in grado di restituire non solamente gli interessi promessi, quanto anche lo stesso capitale depositato.

Naturalmente, si tratta di un rischio piuttosto lontano ma… mai dire mai. Ed è proprio per questo che generalmente nella fase di pubblicizzazione di un conto deposito si sottolinea come tali rischi siano fortemente mitigati dall’obbligo, per tutti gli istituti di credito che operano nella Comunità Europea, di aderire al sistema di garanzia dei depositi di cui alla direttiva comunitaria 2009/14/CE, che assicura un livello di garanzia pari a 100.000 euro per ogni depositante.

Anche le banche italiane sono ovviamente obbligate a rispettare questo spunto normativo, e sono dunque tutte aderenti al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che garantisce ad ogni singolo depositante, per le disponibilità che risultano sul conto deposito, sino a 100.000 euro. Le banche estere che operano in Italia non sono invece tenute obbligatoriamente ad aderire a tale Fondo, ma dovranno comunque aderire all’equivalente fondo del Paese di origine, che dovrà pur sempre rispettare quanto previsto dalla direttiva comunitaria brevemente in esame.

Insomma, in caso di depositi che siano inferiori al limite dei 100.000 euro di cui sopra, il rischio per il depositante è essenzialmente quello di non poter avere immediata disponibilità del capitale nel momento desiderato, considerato che bisognerà ricorrere al sistema di garanzia del Fondo.  Tuttavia, anche tale pericolo è evidentemente mitigato dalla stessa direttiva, che prevede che l’attesa massima per il rimborso sia pari a 20 giorni lavorativi.

E in caso di depositi superiori alla garanzia dei 100.000 euro? In questo caso, si corre il pericolo effettivo di non poter riavere indietro tutto ciò che eccede la soglia massima.

In conclusione, occorre tuttavia affermare come il fallimento degli istituti bancari, elemento che farebbe scattare il provvedimento “salvifico” del fondo, sia storicamente sempre stato un evento molto improbabile. Anche per questo motivo ci si può avvicinare ai conti deposito con grande sicurezza, avendo naturalmente cura di individuare un istituto che sia regolarmente autorizzato a proporre questo tipo di servizio nei confronti della propria clientela, reperendo così tutte le informazioni più utili prima dell’apertura del rapporto, sulla natura e sulle caratteristiche dell’istituto bancario con cui si desidera allacciare un rapporto.

 

L. M.

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