Milano, 28 giugno 2019 – Rafforzare la governance
transfrontaliera e le capacita’ di coordinamento e collaborazione
delle pubbliche amministrazioni italiane e svizzere della Regio
Insubrica e migliorare i processi di partecipazione degli
stakeholder coinvolti – imprese e societa’ civile dei territori
coinvolti – insistendo sulle criticita’ dell’area, come la
mancanza o il sottoutilizzo di informazioni comuni e l’onerosita’
di condivisione dei dati.
E’ questo l’obiettivo del progetto GIOCOnDA (gestione integrata
e olistica del ciclo di vita degli open data), presentata in
Regione Lombardia alla presenza dell’Autorita’ di Gestione del
programma Interreg che sostiene i progetti transfrontalieri che
coinvolgono diverse realta’ pubbliche e private italiane e
svizzere.
REGIONI INTERESSATE DAL PROGRAMMA INTERREG – Il programma
Interreg Italia Svizzera 2014-2020 e’ un programma
di cooperazione transfrontaliera e l’area interessata comprende
quattro regioni italiane: Regione Autonoma Valle d’Aosta,
Provincia autonoma di Bolzano, Regione Lombardia (Province di
Como, Lecco, Sondrio e Varese), Regione Piemonte (Province di
Novara, Vercelli, Biella e Verbano-Cusio-Ossola) e i tre Cantoni
svizzeri Ticino, Grigioni e Vallese.
TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE DEI PROGETTI – Ogni singolo progetto
presentato su un avviso pubblico del Programma Interreg deve
avere necessariamente un capofila italiano e un capofila
svizzero e un massimo di sei partner. Diversamente il progetto
non viene preso in considerazione. In questo caso il capofila
italiano e’ il Politecnico di Milano e gli altri partner
coinvolti sono Regione Lombardia, Provincia di Brescia,
Provincia di Lecco, EasyGov, Varese Web e Fondazione Bruno
Kessler.
“Gli open data – ha commentato l’assessore alla Montagna, Enti
locali e Piccoli Comuni, sono oggi un elemento strategico a
livello europeo. Solo il 7 per cento dei Comuni ha una gestione
virtuosa dei dati, quindi il progetto portera’ a raccogliere
finalmente dati omogenei e in questo senso rappresenta una
grande opportunita’ per gli enti locali. Le forti competenze del
partenariato italo-svizzero permetteranno cosi’, in pochi mesi,
di colmare una lacuna fondamentale per la crescita dei nostri
territori”.