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VACCINI, GALLERA: NESSUNA SCADENZA AL 10 LUGLIO PER CHI E’ IN REGOLA, AMBULATORI APERTI SENZA APPUNTAMENTO PER CHI NON LO E’

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 08 luglio 2019 – “Nessun obbligo o scadenza al 10 luglio
per le famiglie i cui ragazzi sono in regola con le vaccinazioni
obbligatorie. Per gli altri, ambulatori aperti anche senza
appuntamento, ma in caso di inadempienza prolungata, scattano le
sanzioni”.
Lo ribadisce l’assessore al Welfare della Regione Lombardia,
Giulio Gallera, ricordando che in Lombardia, grazie all’anagrafe
informatizzata che consente lo scambio di informazioni in tempo
tra le Agenzie per la Tutela della Salute e gli istituti
scolastici (nel rispetto delle tempistiche richiamate dal
Governo e previste dal Piano nazionale vaccinale), le famiglie
che sono in regola con le vaccinazioni obbligatorie dei propri
figli non hanno alcun adempimento da svolgere entro il 10
luglio.

In caso di inadempienza, e’ prevista invece, la convocazione dei
genitori dei minori e un invito diretto a regolarizzare la
relativa posizione, fornendo loro tutte le indicazioni e le
informazioni del caso.

“Al fine di agevolare le famiglie dei minori di eta’ 0-6 anni non
in regola con le vaccinazioni – spiega Gallera – che avevano
fissato almeno due appuntamenti, poi disattesi, abbiamo attivato
l’apertura di ambulatori vaccinali ad accesso libero fino al 31
agosto. Qualora permanesse l’inadempienza, l’ATS di riferimento
provvedera’ ad attivare il percorso sanzionatorio”.

Nei giorni scorsi, anche i ministeri dell’Istruzione e della
Salute sono intervenuti sull’argomento specificando, in
riferimento alla scadenza del 10 luglio prevista dalla “legge
Lorenzin”, che i genitori non hanno piu’ l’obbligo di presentare
i certificati di avvenute vaccinazioni per le iscrizioni
scolastiche, perche’ il “Sistema ormai automatizzato evidenzia le
situazioni irregolari che vengono comunicate alle istituzioni
scolastiche al fine di provvedere a richiedere i documenti
eventualmente mancanti ai genitori”, sottolinea la circolare
governativa.

La Regione Lombardia ha da tempo avviato la trasmissione di
queste informazioni all’anagrafe vaccinale nazionale, in
costruzione, a partire dai nati dell’anno 2000.
“Uno sforzo considerevole – sottolinea l’assessore – che prevede
la trasmissione e la verifica di circa 42 milioni di dati
vaccinali nel rispetto della privacy. Un lavoro importante,
svolto in collaborazione con le strutture informatiche
regionali”.

SUPERATO 95% DI COPERTURA – “L’attivazione di percorsi
informativi adeguati – conclude l’assessore – in combinato
disposto con le procedure di legge, ha permesso alla Lombardia
di superare la soglia di copertura del 95% prevista dal Piano
Nazionale sia per l’esavalente che per la trivalente
morbillo-parotite-rosolia”.

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