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ASST Monza: dichiarazioni dott. Alparone sullo sciopero proclamato per il 4 ottobre

 Alparone: “Disponibili alla mediazione ci accusano di mancata volontà di confronto, è sorprendente”

(mi-lorenteggio.com)  Monza, 02 agosto 2019 – Dopo lo stato di agitazione, le Rsu e le sigle sindacali hanno proclamato uno sciopero unitario aziendale programmato per il 4 ottobre per l’intera giornata o turno di lavoro, per la presunta carenza di personale infermieristico ed assistenziale.

“Nell’apprendere con dispiacere della decisione delle OOSS, è altresì sorprendente che si accusi la Direzione di mancata volontà di confronto”, spiega il Direttore Generale della ASST di Monza Mario Alparone, che aveva tentato più volte la mediazione, anche davanti al Prefetto di Monza, dott.ssa Patrizia Palmisani.

“Va infatti evidenziato – continua Alparone – che la decisione unilaterale di interrompere la discussione è delle associazioni sindacali non della Direzione come emerge chiaramente dai seguenti fatti:

– nonostante l’ampia disponibilità dimostrata alle OOSS in termini di occasioni di confronto (oltre 11 incontri in meno di 6 mesi) già nei giorni immediatamente successivi all’incontro tenutosi il 3 giugno, sul tema delle presunte carenze di personale, incontro peraltro preceduto dall’invio di ampia informativa sui dati del personale (turn over, assorbimenti), le organizzazioni sindacali decidono di attivare lo stato di agitazione;

– la stessa ampia disponibilità al confronto e alla fornitura di informazione è stata data durante l’incontro del tentativo di conciliazione del 12 giugno in Prefettura con ulteriore integrazione di dati (ferie, straordinari) e anche in quella occasione, con atteggiamento che dalla stessa Prefettura è stato considerato contraddittorio, le OOSS hanno deciso unilateralmente di non cogliere la disponibilità e di proseguire nello stato di agitazione.

La dott.ssa Palmisani, nel verbale relativo al tentativo di conciliazione, scrive: “Nel prendere atto delle dichiarazioni delle parti, il Prefetto ha sottolineato che è contraddittorio mantenere aperto lo stato di agitazione e dichiarare di essere pronti al confronto, in particolare a fronte della disponibilità al dialogo manifestata dalla Direzione, con riferimento alle questioni che possono trovare una soluzione a livello locale. Nel rilevare l’esito negativo della procedura di conciliazione, il Prefetto si è detta rammaricata in quanto le posizioni delle parti non sembravano distanti: molte richieste – soprattutto a livello di informazione – erano state accolte positivamente dalla Direzione, che aveva rappresentato la propria disponibilità al riguardo”.

“Nonostante la nostra disponibilità a riprendere la discussione, i sindacati hanno deciso unilateralmente di interrompere i colloqui e i tentativi di mediazione, arrivando allo sciopero. Una dimostrazione di mancanza di volontà costruttiva”, conclude Alparone.

Redazione

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