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AUTONOMIA, PRESIDENTE FONTANA AL MEETING: UNICA SECESSIONE E’ QUELLA DELL’EFFICIENZA DALL’INEFFICIENZA

INTESA GIA’ SANCITA CON GOVERNO, NOSTRA PROPOSTA CHIARA DA 1 ANNO

 

(mi-Lorenteggio.com) Rimini, 23 agosto 2019 –  “L’unica secessione e’ quella
dell’efficienza dall’inefficienza. Noi vogliamo che tutto il
Paese diventi efficiente e che possa competere in maniera
uguale. Penso che il sud abbia possibilita’ immense e dunque
avrebbe il dovere di essere messo alla prova. Le due parole che
spiegano il significato dell’autonomia differenziata sono
responsabilita’ ed efficienza”. Lo ha detto il presidente della
Regione Lombardia, Attilio Fontana, confrontandosi durante il
meeting di Rimini con i governatori dell’Emilia Romagna, Stefano
Bonaccini; del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga;
della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti; della
Sicilia, Nello Musumeci e della Liguria, Giovanni Toti, sul tema
dell’autonomia differenziata.

BASTA SLOGAN CHE NON RAPPRESENTANO LA VERITA’ DEI FATTI –
Fontana, nel suo intervento, ha sottolineato, come purtroppo
spesso oggi sia data una lettura distorta del processo di
autonomia “con slogan che non rappresentano la verita’ dei
fatti”.

RESIDUO FISCALE LOMBARDIA RIMARRA’ IDENTICO – Una base di
discussione seria, secondo il governatore lombardo, parte dal
fatto che “non si sposta un euro da chi chiede piu’ autonomia nel
pieno rispetto della Costituzione e chi non l’ha ancora chiesta
o la chiedera’”. “Il nostro residuo fiscale – ha sottolineato –
oggi e’ di 54 miliardi di euro e purtroppo rimarra’ tale”.

NON SI ACUISCE DIVARIO FRA NORD E SUD – Riferendosi a chi
sostiene che si aggraverebbe il divario fra nord e sud, Fontana
ha detto che “E’ giusto cambiare il modo centralistico che tiene
il sud schiavo di questo assistenzialismo che va avanti da 50/60
anni. Sono pronto a finanziare 25.000 start up di giovani in
Calabria, un po’ meno a finanziare altrettanti forestali”. Serve
dunque far ripartire il territorio senza ingessarlo quando puo’
correre.

NORME STATALI CI IMPEDISCONO ASSUMERE MEDICI ANCHE SE POTREMMO
FARLO – L’autonomia, va da se’, impatterebbe in maniera
importante anche sulla sanita’. “La Regione Lombardia – ha
proseguito Fontana – e’ quella che ha la miglior sanita’ in Italia
e una delle migliori in Europa, ma una norma nazionale ci impone
un tetto di spesa nelle assunzioni. Questo vuol dire che non
solo la nostra sanita’ non puo’ evolvere, ma e’ costretta a
retrocedere al 2004. In Lombardia dovremmo e potremmo assumere
500 medici, ma non lo possiamo fare”.

ABBIAMO DAVANTI UNA GRANDE SFIDA – “L’autonomia – ha detto
ancora – e’ una grande sfida. Se riusciamo a svolgere meglio i
servizi che oggi sono di competenza statale e se riusciamo a
spendere meglio i soldi che oggi comunque spende lo Stato
centrale, potrebbe innescarsi un circuito virtuoso. Non credo si
debba abboccare a provocazioni di chi non vuole l’autonomia
perche’ non vuole mettersi in discussione. I cambiamenti di
questo Paese passano anche da riforme istituzionali e
l’autonomia e’ modo per svecchiarsi e per dimostrare che i
territori possono essere piu’ efficienti. Preciso che non esiste
un’autonomia ‘soft’ e una ‘hard’, l’autonomia e’ unica e prevista
dalla Costituzione nell’ambito della quale ciascuna Regione
chiede le materia che ritiene piu’ necessarie per il proprio
territorio”.

ACCORDO GIA’ SANCITO CON IL GOVERNO – Fontana ha quindi concluso
precisando che l’accordo sull’autonomi “era gia’ stato sancito
con il Governo e la nostra proposta e’ sul Tavolo da un anno. Non
vedo dove siano i misteri che aleggiano sulla nostra proposta e
non capisco come si possa creare una contrapposizione fra nord e
sud quando il tema vero e’ riorganizzare in meglio il rapporto
fra lo Stato e le Regioni”.

 

Redazione

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