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SETTIMANA MODA DONNA, MAGONI: MILANO E LOMBARDIA CAPITALI INTERNAZIONALI DI CREATIVITA’

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 5 settembre 2019 – E’ tutto pronto per la Settimana della Moda Donna, in programma a Milano dal 17 al 23 settembre. Un
settore, quello della moda, che vede il capoluogo meneghino e la
Lombardia primeggiare a livello nazionale. Secondo i dati
forniti dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e
Lodi, tra produzione, commercio e design sono 33.283 le imprese
attive in tutta la regione, con 190.151 addetti e un business di
oltre 35 miliardi di euro all’anno. A fare la parte del leone,
naturalmente, Milano, con 13.159 aziende e 92.155 addetti.

CENTRALITA’ DELLA LOMBARDIA – “I numeri confermano la centralita’
di Milano e della Lombardia nella moda e nel design a livello
nazionale e internazionale – sottolinea Lara Magoni, assessore
regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda -. La
creativita’ trova il suo fulcro nella genialita’ e nel ‘saper fare
artigiano’ di migliaia di designer, creatori, addetti ai lavori
e stilisti, che fanno grande la nostra Lombardia”.

I NUMERI – A Milano, in Lombardia, segue la provincia di
Brescia, con 3.705 imprese del settore e 14.552 addetti. Poi
Bergamo (3.254 imprese, 17.830 addetti), Varese (3.168 aziende
con 15.125 addetti), Como (2.445 aziende, 15.113 addetti) e
Monza e Brianza (2.299 imprese e 8.857 addetti). Quindi Mantova
(1.723 imprese per 13.112 addetti), Pavia (1.263 aziende, con
5.180 impiegati nei settori coinvolti), Lecco (798 imprese,
3.726 addetti), Cremona (705 imprese, 2.389 addetti), Sondrio
(407 imprese, 1.121 addetti), Lodi (358 imprese, 991 impiegati).

ORA ‘LICEO DEL MADE IN ITALY’ – “La Lombardia – aggiunge Lara
Magoni – dimostra notevole dinamismo e vitalita’ in settori in
grado di creare valore e produrre ricchezza. La moda, con le sue
produzioni, il commercio e l’attivita’ di design, continua a dar
vita a numerose opportunita’ occupazionali, con un forte
potenziale di crescita”. Un settore che rappresenta “la linfa
vitale dell’economia italiana – conclude -. Ecco perche’, per
preservare tanta competenza e preparare le future generazioni,
non e’ piu’ rinviabile la nascita di un ‘Liceo del Made in Italy’,
in grado di formare le giovani leve alla cultura della moda e
del design, eccellenze che ci invidiano nel mondo”.

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