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Milano. Dopo 110 anni dalla sua nascita, Casa degli Artisti riapre

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 6 settembre 2019 –  Si è svolta oggi la prima presentazione ufficiale dell’ATS vincitrice del bando di gara del progetto di gestione di Casa degli Artisti in Corso Garibaldi 89A, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo del Corno, dell’Assessore alla Cultura, Centri di Aggregazione, Sport e Giovani del Municipio 1, Luca Foschi e dei rappresentanti dell’ATS aggiudicataria, Valentina Picariello e Valentina Kastlunger per Zona K, Giulia Restifo, Martina Grendene e Gianluca Gremolazzi per THAT’S CONTEMPORARY, Christian Gancitano per Atelier Spazio XPO’, Mattia Bosco per NIC Nuove Imprese Culturali e Susanna Ravelli per Centro Itard Lombardia.

Premesse

Lunedì 2 settembre 2019 è stato firmato il contratto di concessione tra il Municipio 1 del Comune di Milano e l’ATS aggiudicataria, costituita dalle associazioni ZONA K capofila, THAT’S CONTEMPORARY, Atelier Spazio XPO’, NIC Nuove Imprese Culturali e l’impresa sociale Itard, come partner.

Martedì 3 settembre 2019 avviene la consegna dell’immobile.

L’ATS è composta da cinque associazioni, cinque realtà che si sono incontrate sulla base di una visione comune e hanno dato vita ad un gruppo di lavoro capace di intrecciare risorse, competenze e connessioni.

Un gruppo di lavoro, composto da artisti, organizzatori culturali, formatori, architetti, galleristi, cittadini, 11 persone con conoscenze puntuali del panorama culturale cittadino, italiano e internazionale: Valentina Kastlunger e Valentina Picariello di ZONA K, Giulia Restifo di THAT’S CONTEMPORARY, Christian Gancitano di Atelier Spazio XPO’, Matteo Bianchi, Mattia Bosco, Maria Vera Chiari, Francesco Piccolomini, Lorenzo Vatalaro di NIC, Susanna Ravelli di Itard e Lorenzo Castellini di Future Fond che ha contribuito fin dall’inizio al disegno del progetto di gestione, pur come partner esterno.

L’edificio

Casa degli Artisti nasce nel 1909 su iniziativa dei Fratelli Bogani, mecenati innamorati dell’arte, per ospitare laboratori e atelier. Dopo le alterne vicende storiche della prima metà del Novecento, nel secondo dopoguerra, riprende l’attività artistica nella Casa – divenuta nel frattempo di proprietà del Comune di Milano.
Alla fine degli anni Settanta, la presenza di artisti di fama internazionale come Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e la critica e storica dell’arte Jole De Sanna danno un nuovo slancio artistico, con mostre collettive dedicate a giovani artisti emergenti, relazioni con altri spazi no profit della città e il restauro de “I bagni misteriosi” di Giorgio De Chirico del 1994.
Casa degli Artisti riapre oggi – a 110 anni dalla sua nascita – per confermare la sua natura di bene pubblico, prezioso per la città e per il mondo artistico e dare vita a un centro di residenza, produzione e fruizione aperto alla città.
Un luogo di incontro, riflessione e creazione con sguardo interdisciplinare e internazionale che vuole porre al centro della sua attività lo studio e il lavoro, sostenendo la pratica di artisti nell’ambito delle arti visive, performative, sonore, digitali, applicate, del cinema, della fotografia, della letteratura e del pensiero.
Un luogo per promuovere la ricerca, la formazione e la produzione; per sviluppare la dimensione personale e corale del lavoro; per produrre progetti culturali rivolti ad un pubblico il più ampio possibile.
Un luogo che lavori sulla sfera pubblica e sullo spazio urbano, grazie anche allo scambio tra i diversi attori dell’arte, della società e dell’impresa.

Centro di residenza

Cardine dell’attività della Casa è l’ospitalità degli artisti in residenza.
Il programma di residenza, senza vincoli di età e nazionalità, offre agli artisti: spazi di lavoro, supporto produttivo, tecnico e organizzativo per lo sviluppo e la realizzazione di progetti; mette a disposizione degli artisti un network di artigiani, aziende, istituzioni, collezionisti; promuove il loro lavoro attraverso studio visit, mostre personali e collettive, eventi performativi, talk, edizioni.
Al programma si può accedere su invito e attraverso open call per un periodo che può variare da 3 a 12 mesi, in funzione delle necessità progettuali. Questa doppia modalità di accesso esprime la volontà di favorire, tra gli artisti, il confronto intergenerazionale.

Programmazione

La programmazione, attenta ai movimenti del panorama culturale cittadino e internazionale, individua ogni anno un tema, un titolo che esprima un orientamento e faccia da comune denominatore a tutte le scelte progettuali. Si compone di:
1. Risultati delle residenze. Ogni residenza ha almeno un momento di restituzione aperto al pubblico, in forma espositiva, performativa o narrativa;
2. Mostre ed eventi performativi di artisti diversi da quelli in residenza, programmati in autonomia o in collaborazione con altri soggetti del panorama culturale cittadino;
3. Think Thank e incontri tematici su argomenti teorico-pratici suggeriti dal palinsesto stesso;
4. Masterclass e workshop offerti dai maestri e dagli artisti residenti per artisti esterni;
5. Progetti di formazione per professionisti di settore.

Redazione

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