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POLITICHE ABITATIVE, BOLOGNINI: RECUPERARE ENTRO IL 2020 4.560 ALLOGGI, COMPETIZIONE CON COMUNE DI MILANO FA BENE

ASSESSORE TRACCIA UN BILANCIO DI UN ANNO E MEZZO DI LEGISLATURA
‘ORA RIUSCIAMO A METTERE A DISPOSIZIONE PIU’ CASE IN MENO TEMPO’

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 21 ottobre 2019 –  “Regione Lombardia verifica, con
cadenza mensile, lo stato di avanzamento realizzativo dei
programmi di recupero degli alloggi sfitti. Vengono monitorati i
programmi di recupero avviati nel biennio 2016/2018 del valore
complessivo di 78,4 milioni di euro. L’obiettivo e’ di
recuperare, entro il 2020, 4.560 alloggi. Al 30 settembre scorso
sono stati recuperati 3.139 alloggi, pari a circa il 69%
dell’obiettivo finale da conseguire entro il 2020”. Lo ha
ricordato l’assessore alle Politiche sociali, abitative e
disabilita’ Stefano Bolognini intervenendo oggi a un convegno
organizzato dalla Camera del Lavoro di Milano sul tema delle
politiche abitative.
“Sappiamo che si puo’ fare di piu’ ma ora riusciamo a dare piu’
case in meno tempo – ha osservato Bolognini – anche perche’ ci
siamo messi in competizione nel recupero degli alloggi sfitti,
con il Comune di Milano”.

INVESTIMENTI – Sul fronte degli investimenti, il Programma
Regionale di Sviluppo dell’XI Legislatura conferma quali
obiettivi il recupero e la riqualificazione del patrimonio
abitativo pubblico esistente e la rigenerazione urbana e sociale
delle periferie urbane. “Nell’aprile 2018 – ha spiegato
Bolognini – abbiamo finanziato il recupero e la manutenzione di
alloggi sfitti destinati a servizi abitativi pubblici (Sap) di
proprieta’ delle ALER con un investimento complessivo di 18
milioni di euro”. “Il 18 marzo scorso – ha proseguito – abbiamo
finanziato interventi di recupero e riqualificazione di alloggi
destinati a SAP nei territori dei comuni qualificati ad alta
intensita’ di fabbisogno abitativo con un finanziamento
complessivo di 24,1 milioni di euro”.
“Il primo aprile scorso – ha ricordato l’assessore – la Giunta
regionale ha approvato un Accordo di programma con il Ministero
delle infrastrutture che mobilitera’ 101 milioni di euro e con il
quale verranno finanziati tre distinti programmi di intervento,
che prevedono: il recupero e la rigenerazione integrata di
quartieri Sap localizzati in comuni classificati a fabbisogno
abitativo acuto, la riqualificazione ed il recupero di alloggi
SAP non utilizzati per carenze manutentive (c.d. sfitti), il
recupero e la destinazione a servizi abitativi sociali (Sas) del
patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato
(sfitto/invenduto) o sottoutilizzato. Tre nuovi programmi che
avvieremo tra la fine del 2019 ed il primo trimestre del 2020”.
“Entro la meta’ di novembre – ha precisato l’assessore –
promuoveremo la riqualificazione energetica del patrimonio
abitativo esistente con un nuovo programma finalizzato
all’efficientamento energetico e alla produzione energetica da
fonti rinnovabili di interi fabbricati Sap esistenti con un
investimento complessivo di 15 milioni di euro”.
Entro l’anno, ha specificato l’assessore, “avvieremo il
programma integrato di edilizia residenziale sociale per gli
interventi di rigenerazione delle periferie urbane con un
investimento complessivo di 47,7 milioni di euro; un programma
sperimentale per la ristrutturazione di alloggi da destinare a
servizi abitativi transitori (Sat) nel Comune di Milano (Comune
e Aler) con un finanziamento pari a 0,9 milioni di euro”.
Gli investimenti complessivi, in questo primo anno e mezzo di
legislatura, ammontano ad oltre 200 milioni di euro.

WELFARE ABITATIVO – Prosegue, inoltre, la politica di welfare
abitativo attraverso gli interventi volti al contenimento
dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in
locazione. Sono stati stanziati complessivamente 19,7 milioni di
euro, di cui 10,4 milioni per interventi sull’emergenza
abitativa, ripartiti tra i 95 piani di zona e 9,3 milioni sui
comuni ad alta tensione abitativa per far fronte alla condizione
di vulnerabilita’, sociale ed economica, in cui versano sempre
piu’ famiglie che indebolite dalla crisi economica, hanno
ricevuto uno sfratto esecutivo. Lo scorso 10 ottobre abbiamo
approvato il regolamento che disciplina le condizioni di
accesso, l’entita’ e la durata del contributo regionale di
solidarieta’, riguardante due categorie specifiche di beneficiari
del servizio abitativo pubblico: i nuclei familiari in
condizioni di indigenza che accedono al servizio abitativo e i
nuclei familiari gia’ assegnatari di un servizio abitativo
pubblico che si trovano in condizioni di comprovate difficolta’
economiche. Per entrambe le categorie lo stanziamento regionale
annuo e’ di 25 milioni di euro. Proseguira’ infine anche per il
2020 e il 2021 la misura a carattere sperimentale che riguarda
gli assegnatari di case popolari di eta’ pari o superiore a 70
anni. Si tratta di una misura premiale consistente nell’abbuono
temporaneo del canone, nei confronti di quei nuclei familiari
che pur vivendo una situazione di fragilita’ economica si sono
distinti per il regolare pagamento del canone di locazione e dei
servizi a rimborso. L’investimento regionale per il triennio
2019-2020 e’ di 16 milioni di euro, di cui 4 milioni per ciascuno
degli anni 2019 e 2020 ed 8 milioni nel 2021.
Gli stanziamenti complessivi, in questo primo anno e mezzo di
legislatura, per le misure di welfare abitativo ammontano a
circa 50 milioni di euro.

GRADUATORIE CALIBRATE SU ALLOGGI DISPONIBILI – Sul fronte
regolamentare, lo scorso 12 marzo e’ stato pubblicato il
regolamento regionale che introduce i nuovi criteri e le nuove
procedure di assegnazione dei servizi abitativi pubblici.
“L’obiettivo – ha ricordato Bolognini – e’ eliminare le
graduatorie infinite, 27.000 assegnatari in lista nella sola
citta’ di Milano. Le nuove graduatorie, articolate per ente
proprietario (comune e Aler), sono calibrate sugli alloggi
‘effettivamente disponibili’, assegnati i quali si riparte con
una nuova procedura di assegnazione; vogliamo favorire il mix
abitativo, assegnando le case popolari a categorie specifiche e
riconoscere la casa popolare a quei nuclei familiari che da piu’
tempo risiedono stabilmente sul territorio regionale”

E’in corso di definizione inoltre il nuovo regolamento
riguardante la disciplina delle modalita’ di accesso ai servizi
abitativi sociali, per disciplinare le modalita’ di assegnazione
degli alloggi sociali ai nuclei familiari con una capacita’
economica che non consente loro ne’ di sostenere un canone di
locazione o un mutuo sul mercato abitativo privato ne’ di
accedere ad un servizio abitativo pubblico.

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