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OSPEDALE RHO, NESSUNA CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ SU PREMATURI

GALLERA: SERVE SPECIFICAZIONE ATTIVITA’ DOVUTA A NORME MINISTERO
4 NUOVI POSTI LETTO E 2 MEDICI PER NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

(mi-Lorenteggio.com) Rho, 22 ottobre 2019 – “La Regione Lombardia non ha alcune
volonta’ di interrompere l’attivita’ qualificata che l’ASST
Rhodense svolge presso l’ospedale di Rho nei confronti dei bimbi
prematuri. C’e’ solo la necessita’ di specificarla in relazione
alle stringenti indicazioni nazionali e in particolare del DM 70
del 2015”.
Lo ha chiarito l’assessore al Welfare Giulio Gallera a seguito
di un incontro con il presidente della Regione Lombardia,
Attilio Fontana, e i rappresentati del territorio rhodense
Simone Giudici, Fabrizio Cecchetti, Silvia Scurati e Carlo
Borghetti.

“E’ stato illustrato chiaramente dal coordinatore del Comitato
regionale recnico scientifico sul percorso nascita – ha aggiunto
Gallera – che le specialita’ attualmente presenti impongono di
caratterizzare l’attivita’ di Rho come ‘Terapia Sub-intensiva
Neonatale’, nella quale verranno presi in carico i prematuri
dalla 32esima settimana e con peso a partire da 1,5 kg, oltre ai
neonati che necessitano di un’assistenza respiratoria non
invasiva. Questa specificazione non comportera’ praticamente
alcuna modifica delle attivita’ visto che gia’ oggi, e cosi negli
ultimi anni, l’80% dei bimbi accolti ha un peso superiore ai
1.500 grammi”.

“E’ stato inoltre comunicato – ha proseguito l’assessore – che
sara’ concordato con gli hub di riferimento che ai neonati
trasferiti nelle TIN, che provengono dal territorio rhodense,
sara’ concessa la possibilita’ di proseguire la degenza nella
struttura ospedaliera di Rho, quando non necessitino piu’ della
fase intensiva (back transport)”.

LA COLLABORAZIONE CON LA NEUROPSICHIATRIA – “Per rispondere
meglio ai bisogni dell’area materno infantile e rilanciare e
valorizzare l’attivita’ del presidio – ha concluso Gallera – ho
proposto, ottenendo ampia condivisione, l’attivazione di un
progetto collaborativo tra l’Unita’ operativa di Neuropsichiatria
Infantile e il Reparto di Pediatria per la gestione dei disturbi
neuropsichici in eta’ evolutiva, significativamente aumentati
negli ultimi anni. Questo comportera’ un intervento strutturale
con l’incremento di 4 posti letto dedicati al ricovero di
adolescenti con problemi neuropsichiatrici per i quali e’
previsto un investimento di 400.000 euro oltre all’assunzione di
due medici di NPIA. E soprattutto rafforzera’ l’ospedale di Rho
come punto di riferimento di un ambito pediatrico adolescenziale
sempre piu’ richiesto nell’intero territorio lombardo”.

 

Redazione

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