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AGRICOLTURA SOCIALE, A PALAZZO LOMBARDIA, SINO AL 15 NOVEMBRE, LA MOSTRA FOTOGRAFICA ‘VALELAPENA’

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 6 novembre 2019 – L’agricoltura può essere un importante strumento di riscatto sociale. È stata infatti utilizzata in diverse carceri italiane in funzione di recupero dei detenuti e di reinserimento al lavoro. Lo racconta una mostra, inaugurata oggi, a Palazzo Lombardia, da Syngenta, in collaborazione con Regione Lombardia.

IL PROGETTO – Dal 2006 ad oggi, ogni anno, un gruppo di detenuti del carcere di Alba è impegnato in un’attività di formazione specifica e nella cura del vigneto interno al carcere per la produzione dell’omonimo vino.

LA MOSTRA – Syngenta, la multinazionale svizzera che da anni si occupa di agribusiness in diversi Paesi del mondo ed è impegnata, in Italia, a sostenere il progetto di coltivazione delle uve nel carcere di Alba (CN), ha affidato al fotografo Armando Rotoletti l’incarico di raccontare per immagini il progetto di recupero dei detenuti e di produzione del vino ‘Valelapena’. La mostra ‘Valelapena’ resterà aperta, presso la sede dell’Assessorato all’Agricoltura di Regione Lombardia (Ingresso N3), sino al 15 novembre con il seguente orario: 10-18.

ROLFI: AGRICOLTURA A SUPPORTO DI PROGETTI INNOVATIVI – “L’agricoltura – ha affermato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi – può essere, dunque, non solo uno strumento di sviluppo economico e territoriale, ma anche sociale, quando contribuisce al reinserimento professionale e umano di un detenuto nella comunità, permettendogli di acquisire nuove competenze e di metterle a supporto di progetti innovativi”.

PIANI: PROGETTO DI INTERESSE REGIONALE – “Un progetto interessante – ha sottolineato l’assessore alla Famiglia e Pari Opportunità Silvia Piani – anche dal punto di vista della valorizzazione delle eccellenze agroalimentari dei territori, perché mette assieme la duplice finalità di dare una nuova opportunità ai detenuti e di favorire lo sviluppo locale”.

“Ringrazio Regione Lombardia – ha detto Riccardo Vanelli, Ad Syngenta Italia – per l’opportunità che ci offre nel raccontare un progetto socialmente rilevante come questo. Valelapena non solo permette ai detenuti di riscattare il proprio vissuto, ma può contribuire significativamente alla creazione di quella manodopera qualificata che è un tassello fondamentale per rafforzare il ruolo del Made in Italy come eccellenza nel mondo”.

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