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Milano. NUOVI PERCORSI DI PREVENZIONE E SUPPORTO PER LE DONNE PAZIENTI ONCOLOGICHE

 

 

 

Presentati oggi alla Clinica Columbus di Milano i diversi percorsi di supporto che vanno ad integrare i trattamenti standard contro le neoplasie: dalle attività di prevenzione e controllo all’approccio complementare low-dose che agisce sulle cellule sane attraverso le “molecole messaggere” 

(mi-lorenteggio.com) Milano,  14 novembre 2019 – A volte, Improvvisamente la parola “diagnosi” entra nella vita di una donna. Inizia così un percorso fatto di esami, consulti, terapie; un percorso difficile, a tratti doloroso. Ed insieme, inizia anche un viaggio dentro di sé, dentro le proprie paure, le proprie incertezze, le proprie speranze. Sono giorni, settimane, mesi di grande fragilità, momenti in cui – come mai prima – la donna, e non solo la paziente, ha bisogno di tutto il sostegno al suo “essere donna” nel corpo, nelle mente e nello spirito.

Spiegare cosa possono fare la Medicina e l’associazionismo in questo viaggio verso la rinascita è stato il tema al centro dell’incontro tenutosi oggi presso la Clinica Columbus di Milano, ideato e promosso da Guna, azienda farmaceutica italiana leader nella medicina low-dose e Associazione Libellule, la onlus che si propone di accompagnare ogni donna colpita da tumore, con un percorso personalizzato, a riappropriarsi del quotidiano nel momento più difficile della malattia: dopo l’intervento, quando le terapie successive mettono a dura prova la femminilità.

Nel corso dell’incontro – a cui hanno preso parte il professor Stefano Zurrida, chirurgo oncologo e Presidente Eurama – Istituto dei Tumori Milano, Giovanna Masci, medico oncologo – Istituto Clinico Humanitas, Paola Martinoni, chirurgo oncologo e Fondatrice Associazione Libellule Onlus, Marco Del Prete, medico chirurgo e Presidente International Academy of Physiological Regulating Medicine, Rachele Ferrara, medico chirurgo ed Esperta di Medicina Integrata – medici e volontari hanno dibattuto dell’importanza di ricorrere a strumenti di vario tipo in grado di integrare e supportare i trattamenti considerati gold standard per molte patologie.

“Un essere umano – ha spiegato Marco Del Prete Presidente dell’International Academy of Physiological Regulating Medicine è una complessa rete di oltre 40 miliardi di cellule ed il cancro ne rappresenta solo una parte. Quello che la medicina delle basse dosi si prefigge di fare è di comunicare con le cellule sane e sostenerle nel processo di guarigione. Al centro di questa strategia terapeutica vi sono le Molecole Messaggere (citochine, ormoni, fattori di crescita, neuromediatori, neuropeptidi) che sono in grado di rimodulare il network neuro-immuno-endocrino. Più in generale, accanto alla cura della malattia che opportunamente si basa su linee guida condivise, in questo caso la low-dose medicine si occupa della cura della persona che è un mistero biologico unico ed irripetibile”.

“Dieci anni di ricerca scientifica nel campo della Low Dose Medicine – ha aggiunto Alessandro Pizzoccaro, Presidente di GUNA S.p.a. – hanno dimostrato la validità dell’approccio concettuale, l’efficacia e la sicurezza dell’intervento terapeutico basato sulla somministrazione orale di dosi basse di molecole messaggere attivate. Come operatori di mercato siamo costantemente impegnati, da un lato, nel sostegno di iniziative in grado di promuovere conoscenze sui progressi fatti in questo campo e, dall’altro, nel rafforzamento dei processi di ricerca e sviluppo per garantire tecnologie capaci di produrre farmaci Low Dose in grado di ottenere gli stessi effetti terapeutici di farmaci contenenti alte dosi di signaling molecole ma in assenza di effetti avversi”.

Sull’importanza e le attività di sostegno da attuare durante il decorso della malattia si è concentrato, invece, l’intervento dell’Associazione Libellule. “La donna, dopo il trauma oncologico – ha spiegato la fondatrice Paola Martinoni – è distrutta nella sua femminilità: ha bisogno di sentirsi accudita, presa per mano e, quasi con gli occhi chiusi, lasciarsi andare alle cure, ai consigli di chi si prende con coraggio a cuore la sua rinascita. La donna non ha più la forza di saper decidere, ha solo tanta paura. Prendere per mano, per noi libellule, vuole dire aiutare con energia positiva, che viene direttamente dal cuore, è saper essere una guida fondamentale per quella Donna che da larva deve poter trasformarsi in libellula e con quelle meravigliose ali cangianti, poter volare in alto … e rinascere …”.

V.A.

 

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