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PALAZZO MARINO. SINDACO SALA E SINDACATI CONFEDERALI SOTTOSCRIVONO ACCORDO SU IRPEF

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 17 gennaio 2020 – Questa mattina il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha firmato con i segretari generali di CGIL, CISL e UIL di Milano, Massimo Bonini, Carlo Gerla e Danilo Margaritella, l’accordo sull’addizionale comunale Irpef.

Inoltre, l’equilibrio finanziario di Palazzo Marino è confermato anche per il triennio 2020-2022. La Giunta ha approvato il bilancio di previsione che ora è atteso in Consiglio Comunale per la discussione e l’approvazione finale. Per la parte corrente l’equilibrio è di 3,4 miliardi di euro mentre per la parte in conto capitale è di 3 miliardi di euro.

“Anche quest’anno presentiamo al Consiglio Comunale i conti in ordine che certificano la salute dell’Ente – afferma l’assessore al Bilancio, Roberto Tasca -. Il buon lavoro operato dalla Giunta e dagli uffici ci consente di continuare l’opera di stabilizzazione della spesa e di contenimento del debito a parità di servizi erogati, nonostante l’impegno economico sempre più gravoso per sostenerli. Anche grazie all’opera di spending review delle direzioni e alle valorizzazioni del patrimonio immobiliare, il Comune può programmare maggiori investimenti nella manutenzione delle scuole e delle strade. E per la prima volta in questo mandato riusciamo anche ad alleggerire il peso fiscale alle fasce più deboli”.

E’ infatti l’estensione dell’esenzione dell’addizionale Irpef la vera novità del bilancio di previsione. La fascia di esenzione sale da 21mila euro di imponibile a 23mila euro, a beneficio di circa 50mila cittadini milanesi.

E’ una manovra che prevede anche interventi mirati sui servizi a domanda individuale per la disabilità e il raddoppio degli alloggi di edilizia residenziale pubblica da riservare agli indigenti.

La Giunta punta anche ad ottimizzare l’apporto agli equilibri della spesa corrente da parte dei dividendi delle società partecipate (+ 144,4 milioni di euro, di cui 47,5 straordinari).

Prosegue il lavoro di riduzione dello stock di debito e della relativa incidenza negli equilibri correnti. Continuerà, ove il Governo lo renderà possibile, la gestione attiva del debito, le nuove sottoscrizioni nei prossimi tre anni (150 milioni di euro) saranno inferiori a quanto rimborsato. Resta comunque alta la capacità di indebitamento dell’Ente (la percentuale dell’incidenza degli interessi sulle entrate correnti) che si ferma al 3,92%, molto al di sotto della soglia massima del 10%.

 

 

ACCORDO SULL’ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF

 

Premesso che:

• Le parti hanno sottoscritto nel 2011 un protocollo di Relazioni Sindacali che prevede anche il confronto sulle principali scelte in materia di bilancio e fiscalità locale.

• A partire dalla campagna elettorale per le elezioni amministrative di Milano del 2016, l’attuale Sindaco di Milano ha indicato la volontà di assicurare una riduzione della pressione fiscale sui cittadini tramite l’innalzamento della soglia di reddito per l’esenzione dall’addizionale IRPEF.

• Le OO. SS. hanno da tempo chiesto una riduzione della pressione della fiscalità locale su lavoratori e pensionati ed in particolare l’innalzamento della soglia di reddito per l’esenzione dell’addizionale IRPEF.

• In coerenza con quanto contenuto nelle linee di indirizzo per il Bilancio 2020-2022, le Parti si sono proficuamente confrontate su questi temi ed in generale sulle politiche di bilancio dell’Amministrazione comunale.

Tutto ciò premesso, in data 17 gennaio 2020, tra il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL di Milano, Massimo Bonini, Carlo Gerla e Danilo Margaritella, si concorda quanto segue:

• a decorrere dal 2020, la fascia di esenzione dell’addizionale comunale all’IRPEF passa dagli attuali € 21.000 a € 23.000, esentando quindi ulteriori 45.000 cittadini dal pagamento dell’imposta per un totale di 14 milioni di minori entrate fiscali per l’Amministrazione comunale;

• rimarranno invariati l’attuale livello dei servizi comunali e le relative tariffe;

• le Parti si impegnano a valutare un percorso di progressiva riduzione della tassazione locale anche per gli anni successivi.

 

 

 

Redazione

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