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CESANO BOSCONE. LE INIZIATIVE DEDICATE ALLA GIORNATA DELLA MEMORIA

 

Cesano Boscone (23 gennaio 2020) – L’Amministrazione comunale ha organizzato tre momenti per celebrare la Giornata della memoria, la ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto, in occasione della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa il 27 gennaio 1945.
Domenica 26 gennaio alle 10 in via Nilde Iotti, insieme all’ANPI, verrà inaugurato l’Albero dei Giusti tra le nazioni. Fino al 1º gennaio 2018, infatti, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme riconosceva 26.973 persone come “Giusti tra le Nazioni”, cioè non ebrei che durante l’olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei perseguitati.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 16, in Villa Marazzi, si terrà la conferenza “La persecuzione nazifascista dell’omosessualità” a cura del Circolo dei Sardi Domo Nostra, con lo storico e giornalista Giovanni Dall’Orto.
Infine, lunedì 27 alle 21 presso la Sala delle carrozze, è previsto il reading “La battaglia dei pedali. Gino Bartali, un ragazzo controvento”. Nel 2013 Gino Bartali è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per il suo impegno come corriere durante l’occupazione tedesca: il ciclista, nascondendo documenti falsi per gli ebrei nella canna e nel sellino della sua bicicletta, salvò ottocento persone dalla deportazione nei lager.
“Ogni anno – ha detto il sindaco Simone Negri – celebriamo il 27 gennaio affidandoci ad esperti e cercando di dare sempre un taglio innovativo, in modo da accrescere conoscenza e coscienza rispetto alla tragedia della Shoa e di cosa, purtroppo, può arrivare a fare l’uomo. Fa piacere che oltre all’Anpi vi siano altre associazioni che vogliono presentare iniziative: in questi termini mi preme ringraziare soprattutto Domo Nostra che affronterà un tema sicuramente complicato, quasi un tabù fino a qualche anno fa, quale quello dell’omocausto, di cui però bisogna parlare perché è una tragedia nella tragedia.”

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