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Milano. Giorno della Memoria, vicepresidente Sala: mai abbassare la guardia

 

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 27 gennaio 2020.  “Non bisogna mai abbassare la guardia di fronte a qualsiasi forma di razzismo e di intolleranza perché un primo segnale va represso e combattuto sul nascere, con azioni concrete e con una forte partecipazione dei cittadini, sostenuti dalle istituzioni che hanno il dovere di ricordare e di reprimere con fermezza ogni  tentativo di soppressione delle libertà individuali, contro ogni forma di persecuzione”.

Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università Export e Internazionalizzazione delle Imprese Fabrizio Sala intervenuto all’iniziativa organizzata dalla Prefettura di Milano presso l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Carlo Cattaneo’ per ricordare il ‘Giorno della Memoria’.

Presente il Prefetto di Milano Renato Saccone, all’evento sono intervenuti anche gli studenti che hanno letto brani dal saggio ‘I sommersi e i salvati’ di Primo Levi.

Educhiamo giovani generazioni a rispetto e a convivenza civile

“Sono onorato di rappresentare Regione Lombardia in una giornata come questa e in un contesto scolastico – ha aggiunto Fabrizio Sala – perché siamo tutti certi che per non ripetere le nefaste azioni perpetrate ai danni del popolo ebraico, sia fondamentale educare le giovani generazioni al rispetto verso l’altro, all’amore e alla convivenza civile tra popoli e religioni diverse”.

Mantenere vivo ricordo a distanza di 75 anni

“A poco meno di 6 km da qui, tra il 1943 e il 1945 – ha ricordato il vicepresidente Sala – dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano, partirono ventitré treni diretti ad Auschwitz e ad altri campi di concentramento. Nei vagoni, vennero stipate migliaia di persone perseguitate dagli occupanti nazifascisti: erano soprattutto ebrei, ma anche partigiani, dissidenti politici e oppositori”.

“A distanza di 75 anni dal 27 gennaio 1945, giorno significativo per la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz – ha concluso Sala – è nostro dovere soffermarci e riflettere su ciò che ha rappresentato per il mondo intero questa immane tragedia e per mantenerne vivo il ricordo delle tante, troppe, vite barbaramente spezzate dalla crudeltà di altri uomini”.

Nel corso della celebrazione sono state consegnate le Medaglie d’Onore concesse, con decreto del Presidente della Repubblica, ai cittadini italiani, deportati ed internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti, alla presenza delle autorità locali.

V.A.

 

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