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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

Diodato con ‘Fai Rumore’ vince il Festival di Sanremo 2020, secondo Gabbani con Viceversa , terzi i Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr

VIBRAZIONI AL QUARTO POSTO

(mi-Lorenteggio.com) Sanremo, 9 febbraio 2020 – Dopo l’abbraccio finale tra Fiorello e Amadeus, che sul palco dell’Ariston festeggiano insieme il successo della 70esima edizione e 35 anni di amicizia, e dopo il loro momento di intrattenimento, con diversi ospiti, durato fino alle 2.30 circa,

 

 

 

in attesa dei risultati del televoto,  sono stati dati i nomi dei primi tre cantanti in gara vincitori dell’edizione 2020.

Il gruppo bergamasco dei Pinguini Tattici Nucleari, formata da Riccardo Zanotti (voce), Nicola Buttafuoco (chitarra), Lorenzo Pasini (chitarra), Simone Pagani (basso), Matteo Locati (batteria) ed Elio Biffi (tastiere)  con la canzone Ringo Starr si è classificato al terzo posto.

Premiati anche dal Sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri,  Diodato con Fai Rumore, al primo posto, e Francesco Gabbani con il brano “Viceversa”, al secondo.

 

Premio della Critica “Mia Martini” vince con Fai Rumore Diodato.

Premio Lucio Dalla, sezione Campione, vince con Fai Rumore Diodato.

Eden Rancore vince il Premio Sergio Endrigo.

Il Premio Bigazzi con il brano Ho amato Tutto assegnato a Tosca

Premio Tim Music vince con Viceversa Francesco Gabbani.

Ieri, sono stati 9 milioni 503mila, pari al 53.3%, i telespettatori che hanno seguito ieri in media la quarta serata del Festival di Sanremo, che ha incoronato Leo Gassmann vincitore tra le Nuove Proposte e ha visto poi, in chiusura, la squalifica di Bugo e Morgan.
La prima parte della quarta serata (dalle 21.35 alle 23.54) ha raccolto 12 milioni 674mila telespettatori con il 52.3% di share; la seconda ha avuto 5 milioni 795mila con il 56%.
Il picco di ascolto in telespettatori è stato registrato alle 21.47, con 15 milioni 353mila, mentre Fiorello cantava “Montagne verdi” sulle note di “Generale”. Il picco di share invece è stato del 61,8% ed è arrivato alle 23.49 durante l’esibizione di Fiorello in “Quando quando quando” che si è esibito con un direttore d’orchestra d’eccezione: Tony Renis.
“Sanremo Start”, dalle 20.52 alle 21.29, ha avuto un ascolto di 11 milioni 411mila con il 41.5%. Sempre molto bene la striscia “PrimaFestival” con 7 milioni 795 mila e il 30.4 di share.
«Al sabato dopo la quarta serata siamo nel record dei record dei record – ha detto il direttore di Rai1 Stefano Coletta in conferenza stampa – . Nella sovrapposizione netta con la quarta serata dell’anno scorso vediamo quasi 7 punti di share in più e quasi due milioni di teste in più – precisa – non è vero che si allunga il brodo e si cresce in share. Dobbiamo risalire agli anni ’90 per avere una quarta serata così splendida splendente. La media complessiva è del 53,3%, è la migliore quarta serata degli ultimi 20 anni, dal 1999».
«Stasera si chiude una settimana indimenticabile. Ho detto alla prima conferenza che era un sogno che si realizzava, ma il sogno era non solo di condurre il Festival, ma di portare al Festival quello che sognavo, ed è accaduto». Così un felicissimo Amadeus, direttore artistico e conduttore della 70esima edzione ha commentato il successo della quarta serata di Sanremo 2020. «Il dato che mi rende particolarmente felice è quello dei giovani, avere tra le ragazze l’81% di share è qualcosa di clamoroso – aggiunge Amadeus – . L’abbraccio che ho avuto con Marco Sentieri e Leo Gassmann è stato bellissimo».
«Ringrazio pubblicamente Amadeus, ho realizzato un sogno, tornare a Sanremo in una veste diversa» ha detto Sabrina Salerno, che stasera torna sul palco dell’Ariston da ospite e lo farà cantando.
«Siamo al 60% in più di consumo di banda, ringrazio tutti. Il dato Auditel è molto positivo, siamo al +300% rispetto alla settimana precedente. Ad oggi siamo a 7 milioni di visualizzazioni su RaiPlay e l’on demand, con un giorno di ritardo» ha concluso il direttore di RaiPlay Elena Capparelli, spiegando alla stampa il successo digital, oltre che televisivo, di Sanremo 2020.

GLI ARTISTI IN GARA IN FINALE

Dopo aver riascoltato tutte e 24 le canzoni in gara nelle loro versioni originali, scopriremo il brano vincitore della 70esima edizione del Festival della Canzone Italiana!
Oltre a quello al vincitore del Festival di Sanremo, questa notte sono stati consegnati anche il Premio della Critica “Mia Martini” – assegnato dalla Sala Stampa Roof, il Premio della Sala Stampa “Lucio Dalla” – assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web del Palafiori -, il Premio “Sergio Endrigo” per la migliore interpretazione – assegnato congiuntamente dalle Sale Stampa Roof dell’Ariston e Radio-Tv-Web del Palafiori -, il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo – assegnato dalla Giuria d’Onore -, il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la migliore composizione musicale – assegnato dall’Orchestra del Festival – ed il Premio TIMmusic per il brano più ascoltato sulla app omonima.

Ecco l’ordine di uscita degli artisti:
Michele Zarrillo
Elodie
Enrico Nigiotti
Irene Grandi
Alberto Urso
Diodato
Marco Masini
Piero Pelù
Levante
Pinguini Tattici Nucleari
Achille Lauro
Junior Cally
Raphael Gualazzi
Tosca
Francesco Gabbani
Rita Pavone
Le Vibrazioni
Anastasio
Riki
Giordana Angi
Paolo Jannacci
Elettra Lamborghini
Rancore

GLI OSPITI: Ad impreziosire la finalissima con la loro presenza sono stati Biagio Antonacci, Vittorio Grigolo, Mara Venier, Sabrina Salerno, il ballerino Ivan Cottini, Edoardo Pesce, il gruppo cubano Gente de Zona, Cristiana Capotondi, Christian De Sica e il resto del cast de “La mia banda suona il pop”, ultimo film di Fausto Brizzi. Ovviamente le due presenze fisse dell’edizione 70 del Festival, Fiorello e Tiziano Ferro, hanno dato il loro forte contributo alla riuscita di questa edizione.

Tra le performance dei cantanti in gara, quella ancora di Achille Lauro vestito da Elisabetta I Tudor.
“Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà – ha dichiarato.

“E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé”. Tiziano Ferro sul palco dell’Ariston, al festival di Sanremo, si racconta a due settimane dal suo 40esimo compleanno.”A 40 anni so che nessuno può vedere quanto è bello l’amore se non condividi col mondo il tuo sorriso da innamorato. Ci ho messo 40 anni, ma adesso so che il brutto tempo non esiste. È tutto un susseguirsi di stagioni.
Solo questione di ripararsi o scoprirsi al momento giusto. A 40 anni guardo il mondo attraverso il filtro delle mie cicatrici. E grazie a loro curo le ferite che arriveranno. Ho 40 anni e voglio dire al mondo che nessuno dovrebbe mai decidere di vivere soffrendo. E nessuno dovrebbe mai voler morire. Perché subire non è una disgrazia, è una scelta”.
E poi ha concluso: “E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé.
Maniacalmente innamorato delle persone, tutte. Estremista da sempre dalla parte dei deboli. Dio non commette errori. E non credo abbia iniziato il 21 febbraio 1980. Non sono sbagliato.
Nessuno lo è. Non accetto speculazioni sul tema. Non provateci nemmeno. Ho 40 anni ormai”.

Amadeus, ad inizio trasmissione, è entrato  in scena con la parrucca bionda di Maria De Filippi nella serata finale dell’edizione numero 70 di Sanremo. Ad introdurlo è Fiorello, Fiorello: “I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo Bis: la la risposta la daremo alla fine di questa puntata, la settimana prossima”. Tra il serio e il faceto, ironizzando sulla durata monstre delle serate del festival, Fiorello lo annuncia a sorpresa all’inizio della finale, poi chiama l’applauso per Amadeus, “perché lo merita, veramente”, e si emoziona.
Lo showman scherza sul caso Bugo-Morgan: “Ieri sera là dietro era peggio di Delirio a Las Vegas, c’era Rita Pavone che giocava a burraco con Dua Lipa, Piero Pelù che struccava Achille Lauro… “. Poi si avvicina a Josè, il figlio di Amadeus in prima fila: “Quando è iniziato il festival aveva otto anni, oggi ne ha undici”. E ai vertici Rai in prima fila: “Non si può fare così, un festival che dura 600 ore, è sparito tutto, Sanremo ha fagocitato tutto. Zingaretti, Salvini, dove siete? Dove state Sardine, Cinque Stelle? Ho visto Floris che parlava di pensioni con Elettra Lamborghini”.

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