Produzione quasi ferma, occupazione aumentata nel quarto trimestre e nell’anno intero
Manifatturiero in Lombardia cresciuto dello 0,2%, contro il 3% del 2018
(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 febbraio 2020 – Il 2019 si chiude con segnali contrastanti dalla produzione industriale. Il quarto trimestre si è presentato con un debole incremento congiunturale (+0,1%) e con un dato tendenziale negativo (-0,2%). I risultati si invertono nel caso dell’artigianato con un -0,2% congiunturale e un +0,5% tendenziale. La risultante annuale dice che la produzione manifatturiera in Lombardia è cresciuta dello 0,2%, contro una crescita del 3% del 2018.
Sono gli aspetti principali che emergono dall’analisi sul quarto trimestre che completa il quadro del 2019 elaborata da Unioncamere e presentata oggi nella sede camerale lombarda. Si tratta di un rallentamento vistoso caratterizzato da una ‘mini-recessione’ nei primi due trimestri dell’anno.
Le cifre del quarto trimestre
Rispetto al terzo trimestre del 2019, tutte le variabili segnano comunque un valore positivo, con gli ordini esteri caratterizzati da una crescita maggiore (0,6%). La quota del fatturato esportato è leggermente diminuita e l’occupazione rimasta invariata. Permangono in territorio negativo, anche nella media annua, la crescita della produzione e gli ordini interni. Sono in ripresa gli ordini esterni, anche se il dato annuale è pari allo 0,7% contro il 4,9% dell’anno precedente. In questa prospettiva, il fatturato è aumentato più della produzione, in presenza di inflazione bassa, ma positiva. L’occupazione è aumentata sia nel quarto trimestre che per l’anno intero.
Mattinzoli: serve percorso autonomistico
“Uno strumento che può aiutare a uscire da questa fase di stallo – ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli – è sicuramente l’autonomia. Da Nord a Sud. Può aiutare l’economia del Paese, che sta ancora soffrendo. È per questo che ho voluto ripetere l’appello al Governo e al Parlamento. perché approvino al più presto le norme per dare il via al percorso autonomistico, nel minor tempo possibile”.
Dalla stagnazione si può arrivare alla recessione
Riflettendo poi sui temi dell’analisi congiunturale, Mattinzoli ha spiegato che “Regione Lombardia è forte e non può avere una caduta repentina e rapida. Detto questo tutti questi piccoli segnali negativi ci fanno capire che la stagnazione potrebbe farci arrivare in una fase di recessione. Ed è per questo che serve un’azione ampia del sistema Paese”.
Serve rilanciare
Mattinzoli ha quindi sottolineato che in Lombardia nel 2019, a fronte di una diminuzione della produzione, l’occupazione non ha subito contrazioni. “La Lombardia e l’Italia – ha spiegato – sono eccellenze riconosciute nel mondo ed è normale che il Paese comunque tenga. Anche oggi, in sede di presentazione dei dati congiunturali del quarto trimestre, è emerso come si difenda bene. Anzi in alcuni settori i dati restano positivi. È altrettanto vero che con le eccellenze che vantiamo, sia come Regione che come Paese, non dovremmo difenderci ma essere tra i protagonisti del rilancio della nostra economica”.
Coronavirus, presto per la conta dei danni
Mattinzoli, rispondendo a una domanda, ha voluto infine analizzare le ripercussioni della pandemia del Coronavirus. “Non bisogna farsi prendere dall’idea che il Coronavirus sia il problema dell’Italia. Bisogna essere molto responsabili nel trattare l’argomento. Dal punto di vista economico – ha aggiunto – ci vorrà molto tempo per capire quali sono i veri danni che provoca”.
“Ora purtroppo – ha concluso Mattinzoli – assistiamo perlopiù al suo effetto emotivo. Questo genera apprensione favorendo la stagnazione dei consumi. Gli ordini e i quantitativi di chi ha investito sul mercato cinese infatti sono fermi. Dobbiamo capire per quanto tempo prima di esprimere il nostro giudizio definitivo”.