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CREMONA, ILLUSTRATI CRITERI SORVEGLIANZA SUB INTENSIVA NEONATALE

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 febbraio 2020  –  In attuazione dell’impegno assunto nel
corso dell’Assemblea del 12 dicembre scorso, l’assessore
regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha incontrato a Palazzo
Lombardia una delegazione di sindaci della provincia di Cremona,
insieme al presidente della Provincia, Paolo Mirko Signoroni, e
ha illustrato loro i parametri dell’attività di sorveglianza sub
intensiva neonatale dell’Ospedale di Cremona, prima dell’entrata
in vigore delle nuove norme regionali prevista per il 1 marzo
prossimo.

“L’incontro è stato molto proficuo – spiega Gallera – e ha messo
in evidenza l’importanza del fattivo e leale confronto fra le
istituzioni. E’ stato chiarito innanzitutto che il percorso di
qualificazione dell’ospedale prosegue in modo incessante.
Abbiamo affrontato con la massima trasparenza come andrà a
caratterizzarsi la medicina materno fetale del presidio. Le
attività della sorveglianza sub intensiva fotografano quanto
avviene già nel reparto di neonatologia di Cremona grazie alla
elevata qualità dei professionisti e degli operatori in
servizio, salvo pochissime eccezioni di particolare complessità
che saranno invece gestite dall’ospedale Hub di Brescia che già
si avvale delle specialità necessarie e che possono vantare una
casistica consistente”.

In particolare, potranno continuare ad essere gestiti a Cremona,
i neonati prematuri di età gestazionale superiore alle 32
settimane, con peso superiore a 1500 grammi, neonati intubati
per depressione acuta in sala parto, estubabili entro 12 ore e
che richiedono Assistenza respiratoria non invasiva o la
somministrazione di farmaci specifici per favorire la
respirazione; i neonati che necessitano di posizionamento di
catetere venoso ombelicale o catetere venoso centrale percutaneo
per accesso venoso stabile, i neonati con convulsioni o in
sindrome da astinenza e i neonati in back trasport o in
riavvicinamento al domicilio, ricoverati in Centri di terapia
Intensiva Neonatale, clinicamente stabili e non necessitanti di
cure intensive, secondo criteri condivisi tra Centro Hub e
Centro Spoke.

Tali criteri sono stati definiti dal Gruppo di Lavoro
specificatamente istituito ed approvato dal Comitato Percorso
Nascita e Assistenza Pediatrica-Adolescenziale e successivamente
parametrati alla realtà specifica di Cremona grazie alla
preziosa collaborazione del dott. Bruno Drera, responsabile TIN
di Cremona, e degli specialisti dell’ospedale di Brescia.
Durante l’incontro, sono stati altresì approfonditi i contenuti
del documento che riguarda l’assetto e lo sviluppo del sistema
socio sanitario regionale del cremonese, sottoscritto dai
sindaci e consegnato all’assessore Gallera.

“Ho apprezzato molto la capacità dei sindaci di sintetizzare
tematiche di stretta attualità – ha aggiunto Gallera – che
devono essere approfondite. Per questo, Ho dato mandato all’ATS
della Valpadana affinché la Conferenza dei Sindaci sia il punto
di riferimento fondamentale per lo sviluppo del legame fra
ospedale e territorio e per discutere delle linee strategiche e
programmatiche per migliorare l’offerta dei servizi per i
cittadini”.

Sul tema della revisione del DM70, richiamato nel documento
presentato dai sindaci, Gallera ha spiegato che tale ipotesi sia
già contenuta all’interno del Patto per la Salute da poco
approvato, su espressa richiesta delle Regioni e della Lombardia
in particolare.

Al termine dell’incontro, Gallera ha manifestato l’impegno di
fare in modo che venga intensificata la collaborazione fra le
ASST di Cremona e di Mantova al fine di sviluppare nuove e
importanti potenzialità di sviluppo e di crescita delle
opportunità e dei servizi sanitari e socio sanitari del sud
della Lombardia.

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