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TIN di Rho. Questa l’attività svolta dall’equipe dell’ospedale di Rho

(mi-lorenteggio.com) Rho, 19 febbraio2020. Gli interventi riorganizzativi del Percorso Nascita, secondo obiettivi che garantiscano efficacia, qualità e sicurezza delle cure, hanno determinato una ridefinizione dell’assistenza alle donne e ai neonati su tutto il territorio regionale, che si doterà di un numero inferiore di Centri, ma di dimensioni superiori rispetto alle attuali.
Nell’ambito di questo progetto, con delibera Regionale n. 2395 dell’11 novembre 2019 sono stati identificati i Centri di Medicina Materno Fetale per patologie materno-fetali complesse ad alto rischio ostetrico e i Centri di Terapia Intensiva Neonatale, attraverso un modello a rete, supportato da un Servizio di Trasporto Neonatale.
Il primo intervento del nuovo Percorso Nascita ha previsto la riconversione dei posti letto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Rho in letti di Terapia sub-Intensiva, al fine di valorizzare le competenze professionali acquisite in ambito neonatologico e di dare risposte tempestive ed efficaci alle esigenze del bacino d’utenza del territorio. Considerati anche gli eccellenti risultati di performance, valutati secondo indicatori internazionali (Vermont Oxford Database), l’Ospedale di Rho proseguirà la sua attività, rafforzando il suo ruolo di punto di riferimento neonatologico.
Secondo l’attuale assetto organizzativo, infatti, soltanto i neonati di età gestazionale e/o di peso estremamente basso (che rappresentano l’1% dei neonati trattati a Rho, in particolare 15 casi nel 2019), quelli affetti da encefalopatia ipossico-ischemica meritevole di trattamento ipotermico, da patologie chirurgiche e da cardiopatie congenite saranno trasferiti per competenza da Rho (centro Spoke) presso l’Ospedale Niguarda (centro Hub).
Il modello Hub-Spoke prevede infatti la concentrazione della casistica più complessa in un numero limitato di Centri di Riferimento (Hub) ai quali afferiscono Centri di dimensioni minori (Spoke), che svolgono un ruolo non meno importante nella rete assistenziale.
Nel Reparto di Terapia Sub-Intensiva dell’Ospedale di Rho, sono e continueranno ad essere assistiti i neonati che hanno necessitato di rianimazione in Sala Parto, i prematuri nati a partire dalla 32^ settimana di gestazione e di peso superiore a 1500 gr, i neonati affetti da patologie respiratorie, infettive, nutrizionali, metaboliche, che necessitano di monitoraggio e di assistenza. L’equipe neonatologica continuerà, inoltre, a garantire, 24 ore su 24, l’assistenza nelle urgenze/emergenze neonatali.
La gestione condivisa dei casi secondo protocolli comuni e la costante collaborazione tra il Centro Hub e il Centro Spoke prevede che, non appena sia superata la fase delle cure intensive, il neonato
sarà trasferito dall’Ospedale Niguarda all’Ospedale di Rho (“back transport”). Secondo l’attuale modello assistenziale, alle famiglie dei piccoli pazienti sarà infatti sempre garantito, superata la fase intensiva, il riavvicinamento al Centro più vicino al proprio domicilio per la prosecuzione delle cure.
I pazienti dimessi dal reparto di Terapia sub-Intensiva proseguiranno i controlli previsti dopo la dimissione presso l’Ospedale di Rho.
L’attuale modello riorganizzativo della Rete di Assistenza Materno Infantile sarà comunque rivalutato a breve (1-2 anni) in un percorso volto al raggiungimento dell’assetto organizzativo ottimale.

Redazione

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