7.4 C
Milano
giovedì, Marzo 28, 2024

Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Scambi commerciali Italia-Grecia, acquacoltura ma non solo: i dati

 

Milano, 26 febbraio 2020 – Ormai anche l’Italia guarda con attenzione agli scambi con gli altri paesi, sia per la vendita dei manufatti che per l’acquisto di materie prime e semilavorati. Tra i partner di rilevo c’è anche la Grecia, con la quale esistono dei rapporti storici secolari, e non solo sul piano mercantile. A questo proposito, gran parte dell’acquacoltura che “arriva” in Italia è greca.

I rapporti commerciali tra Italia e Grecia

La Grecia è una delle più grandi produttrici di prodotti di acquacoltura di qualità. Un comparto che la stessa FGM, Federation of Greek Maricultures, stima che abbia una crescita annua del 4% e che nel 2017 ha fatturato 546 milioni di euro. Un mercato che la Turchia, non essendo legata alle normative europee, sta cercando di scalzare. In difesa del proprio mercato, però, la nazione ellenica ha fondato un marchio di qualità che serve a distinguere i suoi prodotti. Un’iniziativa fondamentale soprattutto per l’Italia, che assorbe una percentuale consistente di questi prodotti, insieme alle rimanenti attività di import-export. E c’è davvero tanta merce, sia in entrata che in uscita, visto che secondo le Camere di Commercio milanese e brianzola l’interscambio realizzato tra gennaio e marzo del 2015 è arrivato a 1,6 miliardi di euro, di cui 1,4 solo nel manufatturiero.

Un movimento decisamente interessante che sta spingendo gli industriali italiani ad investire sul territorio greco in attività locali, e non solo nell’acquacoltura o nell’indotto afferente. Infatti, anche i marchi storici e i settori di tecnologia e ricerca hanno trovato terreno fertile. Si tratta di circa 2,3 miliardi di dollari, che rappresentano lo 0,7% del totale delle cifre impiegate all’estero. Guardando queste cifre, può spuntare una domanda: ma come funziona un’attività di imprt-export? Cosa fare per avviarla?

Come avviare un’attività di import-export

Partiamo dall’esempio della Grecia: un rapporto con le aziende italiane è agevolato dalla vicinanza tra i due paesi, anche se, data la differenza tra le due lingue, ci sarà bisogno probabilmente di un traduttore, e in questo senso il web torna molto utile. Infatti, oggi si può cercare un traduttore italiano-greco anche direttamente online su Global Voices, ad esempio, agenzia specializzata nelle traduzioni professionali.

Risolto il problema della lingua, serve una conoscenza approfondita delle regole commerciali e fiscali del paese, e preparare tutta la documentazione da presentare alle amministrazioni sia locali che estere. E, per sapere esattamente cosa serve, la cosa migliore è quella di rivolgersi ad uno sportello di UnionCamere, o andare in una sede dell’Associazione delle Camere di commercio italiane all’estero, e infine chiedere aiuto all’ICE.

Questi sono solo alcuni degli aspetti principali di un’attività di import-export, che come visto può essere molto remunerativa se avviata nei settori giusti. Gli scambi tra paesi diversi sono diffusi in tutto il mondo, ogni azienda può approfittarne e allargare così i suoi orizzonti. Perché no, anche verso la Grecia.

L. M.

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Ads -
2,585FansMi piace
160FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultime news

- Ads -