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CORONAVIRUS. IL COMUNE DI MILANO AUTORIZZA L’ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 7 marzo 2020 – Il Comune di Milano ha autorizzato i dirigenti scolastici delle scuole milanesi dell’Infanzia statali e paritarie non comunali, primarie e secondarie di primo grado ad attivare, in sostituzione di quella normalmente erogata a scuola, forme di assistenza educativa domiciliare per gli alunni con disabilità, nel periodo di sospensione delle attività didattica dovuto all’emergenza Coronavirus.

“Viviamo giorni di assoluta straordinarietà che stanno investendo l’intero Paese – ha spiegato l’assessore all’Educazione Laura Galimberti in una lettera inviata ai presidi – e proprio per questo il Comune di Milano ritiene di dover venire incontro alle esigenze di natura educativa”, visto che “la situazione odierna ci pone di fronte alla necessità di ripensare le modalità di erogazione di alcuni dei servizi scolastici che concorrono al successo formativo delle nostre alunne e alunni”.
Da qui la decisione di autorizzare gli interventi domiciliari degli educatori, sulla base delle caratteristiche peculiari del singolo alunno, concordando preventivamente l’intervento con la famiglia, con l’insegnate di sostegno e con l’educatore e in seguito all’elaborazione di uno specifico piano educativo temporaneo.

Gli interventi potranno essere attivati nei limiti dei budget precedentemente assegnati alle singole scuole, nel rispetto delle indicazioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 4 marzo e del contratto di affidamento del servizio che la scuola ha sottoscritto con l’ente accreditato che si occupa dell’assistenza educativa.

“Il prolungato periodo di sospensione delle lezioni – ha concluso l’assessore – non deve impedirci di continuare a prenderci cura dei bambini e dei ragazzi più fragili che frequentano le nostre scuole. Con questa decisione andiamo incontro alle loro esigenze, a quelle delle loro famiglie e a quelle degli enti accreditati che potranno così riprendere le loro attività”.

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