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Marcatura a caldo: un segno indelebile perfetto per pelle, ecopelle e cuoio

 

Milano, 13 marzo 2020 – La marcatura a caldo consiste nell’applicazione, tramite un apposito strumento, di un logo. Per compiere questa operazione si è sempre fatto ricorso tradizionalmente a strumenti manuali, come i timbri, o al calore per decorare i vari materiali, anche se oggi esistono metodi più tecnologici e moderni. I materiali a cui può essere applicata la marcatura a caldo sono il legno, il sughero, il cuoio, la pelle e anche alcuni tipi di plastiche. Purtroppo la pratica della marcatura a caldo veniva spesso utilizzata anche sugli animali, questo perché venivano considerati come una proprietà, per cui si rendeva necessario marchiarli per identificare a chi appartenessero legittimamente.

Marcatura a caldo: cosa serve per realizzarla e quali sono i fattori da considerare

Per eseguire una marcatura a caldo sono necessari, come detto in precedenza, uno stampo, avente un incisione in rilievo, e un supporto che consenta un’esposizione della matrice alla fonte di calore. Il timbro può anche essere fissato a uno scaldatore, in grado di portare la matrice alla temperatura adatta alla marcatura, che varia in base al tipo di materiale su cui questo trattamento verrà effettuato (nel caso del legno 240°-300°, nel caso della pelle 150°-210°). La temperatura rappresenta uno dei fattori determinanti per ottenere una marcatura perfetta, per cui è consigliabile dotarsi di un termostato digitale da applicare alla piastra timbrante, in modo tale da sceglierla in modo preciso. L’altro fattore da prendere in considerazione è la pressione: fissando allo scaldatore una pressetta, sarà possibile avere un’idea di quanto ne stiamo esercitando manualmente. Il terzo fattore determinante è il tempo: solitamente il contatto tra il timbro e il materiale è breve: all’incirca dai 2 ai 4 secondi.

Marcatura a caldo su pelle, ecopelle e cuoio

Per ottenere prodotti artigianali, la pelle e il cuoio vengono lavorati a mano, attraverso l’uso di sostanze chimiche o tramite il sistema della marcatura a caldo. Negli ultimi tempi si è fatto strada un nuovo tipo di materiale, definito ecopelle, che va ad affiancarsi agli altri due citati precedentemente, e su cui viene applicato il sistema della marcatura a caldo. La differenza con la pelle sta nella lavorazione: l’ecopelle viene trattata con prodotti di origine naturale, che hanno indubbiamente un minor impatto sull’ambiente.
Il processo di marcatura a caldo viene impiegato per imprimere lettere, parole e numeri che consentono di identificare e rintracciare i prodotti: la prima cosa che solitamente viene realizzata è il logo, anche se vi sono altri simboli altrettanto importanti che possono essere applicati sugli articoli. Sulle cinture, ad esempio, può essere applicato il marchio con la dicitura “Leather” nella parte del prodotto che andrà a trovarsi a contatto con il capo di abbigliamento (in modo tale che non si renda visibile), che va a definire il tipo di materiale con cui è stato realizzato. Spesso viene incisa anche la denominazione di origine “Made in…”: per poter certificare certificare l’origine italiana della produzione delle pelli, bisogna che le fasi di riconcia, tintura e ingrasso siano state svolte nel suddetto Paese. Nel caso in cui il ciclo conciario sia stato realizzato interamente in Italia, si può usare la dicitura “Leather from Italy-full cycle”. In questo modo ai prodotti viene assicurata una certificazione di qualità.

Negli ultimi tempi si è diffusa anche la marcatura laser su questi tipi di materiale, consentendo di personalizzare il cuoio e la pelle con rapidità. Essendo materiali molto rigidi e resistenti, il laser può agire con maggiore efficacia rispetto agli utensili tradizionali, realizzando bordi perfetti. Qualora fosse la pelle a dover essere lavorata, bisogna prestare attenzione alla sua deformazione durante il processo: se questa si dovesse verificare, è necessario ridurre la potenza del trattamento. L’ecopelle, invece, presenta uno strato di tessuto più maneggevole.

Marcatura a caldo su altri materiali

Altri due materiali simili per proprietà e settori di utilizzo, che risultano facilmente marcabile con i moderni strumenti per la marcatura a caldo, sono il legno e il sughero. Entrambi i materiali trovano largo impiego nel settore vitivinicolo, in particolare per il packaging e per la realizzazione dei tappi delle diverse bottiglie. La marcatura, in questo caso, non solo è essenziale per l’identificazione accurata di ogni singolo lotto, ma permette anche di conferire eleganza attraverso l’apposizione del logo della casa produttrice con toni scuri che risaltano su trame più tenui.

 

L. M.

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