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Proverbio: Pasqua voglia o non voglia, non fu mai senza foglia

Quanto è realistica la realtà virtuale: dalle lezioni ai giochi online

 

Milano, 14 marzo 2020 – Qualche anno fa potreste aver riso della realtà virtuale, eppure oggi, durante questi tempi difficili dobbiamo tutti ricrederci.

La realtà virtuale sta consentendo agli studenti di tutto il mondo di continuare ad imparare a distanza e a molti uffici di lavorare da casa.

Infatti la tecnologia ha aperto la possibilità di poter creare delle classi virtuali condivise dove gli studenti possono interagire tra di loro nello stesso spazio pur essendo altrove. Non si tratta solo di video lezioni di gruppo ma di vere e proprie esperienze che permettono di imparare sperimentando da vicino materie come le scienze e persino la letteratura.

La realtà virtuale è già presente da tempo nel mondo dei giochi tra i quali il più famoso è la serie di Watch Dogs, un videogioco ambientato nell’attuale Chicago in cui le autorità intercettano i cittadini per prevenire i loro crimini. Anche CasinoTop10 Italia, una guida per giocare casino online, spiega all’interno dei suoi articoli come grazie alla VR molti operatori del settore permettono di tuffarsi nel mondo del gioco direttamente dal proprio smartphone o computer.
Inoltre, proprio grazie alla VR, è ora possibile catapultarsi anche nel mondo della Divina Commedia grazie al videogioco educational Dante VR, La porta dell’Inferno che fa rivivere in prima persona il primo canto in compagnia di Dante e Virgilio.
Questi ultimi esempi fanno quindi comprendere che gli utenti sono liberi di muoversi virtualmente negli spazi riuscendo a coinvolgere anche il senso dell’udito.

Le affinità tra il gioco e la realtà

I videogiochi di ultima generazione ci hanno ormai abituato ad una trasposizione della realtà molto veritiera. Oggi dando un’occhiata a Watch Dogs 2, ambientato in una San Francisco realistica, è possibile notare quanto il gioco rispetto alle sue precedenti edizioni ci ha guadagnato tecnologicamente.

Se ciò può sembrare assurdo, basta entrare in uno dei tanti casino per notare come tutto è molto reale. Le versioni virtuali e dal vivo di giochi come roulette o blackjack consentono di vivere a pieno la vera vita di un casino e qui troverai persino gli stessi rumori e il croupier e le sue mani si muoveranno allo stesso modo di uno in carne ed ossa.

Che ci crediate o no, proprio l’esempio dei casino online dimostra che i giochi virtuali consentono di ottenere il medesimo risultato della realtà. A tale proposito molti ricercatori stanno studiando una varietà di modi per usare la realtà virtuale in altri campi, soprattutto in medicina.

Le immagini virtuali o e quelle reali a confronto

Se si analizza a fondo il gioco Watch Dogs indipendentemente se nella versione uno o due, noterete subito che la grafica tra gli skyline di Chicago (per la prima) e di San Francisco (per la versione 2 del gioco), sono praticamente identiche a quelle reali che potreste scattare con una macchina fotografica di ultima generazione.

Il set di immagini del gioco confronta infatti i luoghi della vita reale ed è quindi davvero difficile individuare quali appartengono al primo e alla seconda.

Del resto basta semplicemente entrare in un casinò virtuale online e constatare che la grafica in 3D dei vari giochi di slot sono incredibilmente fedeli a quelli reali presenti nelle sale di Las Vegas o di Montecarlo.

In tal senso la Ubisoft, che ha sviluppato le immagini tridimensionali del gioco Watch Dog, e di altri videogiochi per fare in modo che fiction e realtà siano pressocché identiche ha sfruttato le StreetView di Google, rendendole tuttavia più elaborate (complete di un proprio HUD sovrapposto all’immagine).

Naturalmente, resta da vedere quali performance sono state ottimizzate per raggiungere questo tipo di fedeltà visiva e soprattutto sapere il tipo di concessione ottenuta per tali modifiche dal colosso americano dell’informatica.

I confini della reltà virtuale

Anche se, come abbiamo visto, la VR permette di riprodurre la realtà quasi a 360° ci sono ovviamente dei confini oltre il quale essa non può andare, o forse sarebbe meglio dire che ci può arrivare ma non sarebbe mai verosimile. Infatti la VR è riuscita a realizzare il sogno di una madre di rivedere un’ultima volta la sua figlioletta volata in cielo. Sebbene la realtà virtuale possa essere d’aiuto nel risolvere alcuni disturbi psicologici come questo, è necessario che ci siano sempre dei confini che separano il mondo virtuale da quello reale.

 

L. M.

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