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Coronavirus, aumentata del 30% la distribuzione di aiuti alimentari negli 8 Empori Caritas della Diocesi di Milano

Gualzetti: «Le famiglie hanno più bisogno. Un’avvisaglia della crisi sociale che sta scoppiando dentro l’emergenza sanitaria»

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 17 marzo 2020 – Dallo scorso 24 febbraio, gli 8 Empori della Solidarietà, gestiti nel territorio della Diocesi di Milano dalle cooperative promosse da Caritas Ambrosiana, hanno incrementato del 30% la distribuzione di generi alimentari. L’aumento si è reso necessario, a causa dell’accresciuto fabbisogno delle famiglie registrato dall’inizio dell’emergenza Coronavirus.

«Le misure giustamente assunte delle autorità stanno avendo un impatto molto pesante per le persone più in difficoltà – spiega il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti. Con la chiusura delle scuole, ad esempio, i bambini hanno smesso di usufruire della mensa scolastica, per cui chi veniva a fare la spesa da noi, ha dovuto riempire il carrello di più oppure è passato più spesso. Ma c’è anche chi ha già visto peggiorare la propria condizione economica già al limite della sussistenza. Ci sono colf e badanti, assunte in nero, che hanno perso i loro clienti e ci chiedono un aiuto maggiore».

«Questo dato ci dice due cose – continua Gualzetti -. La prima è che esiste già un secondo fronte: accanto a quello sanitario ce n’è uno sociale. In questa seconda trincea sono impegnati volontari e operatori che si stanno dando un gran daffare spesso con pochi mezzi. Bisogna riconoscere che gestiscono servizi essenziali per una fascia di popolazione particolarmente debole e quindi occorre aiutarli ad andare avanti, distribuendo anche a loro mascherine, guanti, insomma tutti i dispositivi per la protezione individuale che sono necessari. La seconda è che dobbiamo iniziare a prepararci sin da ora ad affrontare la crisi sociale che sta esplodendo dentro questa emergenza sanitaria. Già adesso ci sono categorie più colpite: dai senza tetto a chi va avanti con lavori saltuari. Ma presto arriveranno ai nostri centri di ascolto tutte quelle persone che non potranno usufruire delle misure di protezione che il governo si appresta a mettere in campo, dalla cassa integrazione in deroga ai congedi familiari. Saranno loro a pagare il costo sociale più salato a questa crisi. Anche se fino ad ora se ne parla ancora poco».

Dal 24 febbraio al 16 marz0: distribuzione aiuti alimentari in Diocesi

8 Empori della Solidarietà
3500 utenti complessivi
80 volontari
4,6 quinali al giorno di generi alimentari distribuiti (+30%)
250 persone al giorno (+25%)

 

V. A.

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