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Pio Albergo Trivulzio, nella prima settimana di aprile 27 decessi sospetti Covid

La direzione sanitaria: “La situazione clinica di estrema fragilità di questi pazienti, così come la loro età molto avanzata, non ne consente sempre il trasporto in ospedale e la ventilazione assistita. Al Pat sono stati garantiti tutti i trattamenti disponibili”

 

(mi-Lorenteggio.com)  Milano, 7 Aprile 2020 –Dal primo al 7 aprile al Pio Albergo Trivulzio sono deceduti 27 ospiti che presumibilmente avevano contratto il Covid-19. Nella prima settimana del mese al Pat le morti sono state complessivamente 37, di cui 10 a causa di patologie terminali non riconducibili al virus. L’età media dei pazienti deceduti va dai 78 anni nei reparti di riabilitazione agli 85 degli ospiti in Rsa. La dottoressaRossella Velleca, specialista in malattie infettive e UOS Governance Clinica della struttura di via Trivulzio, dotata di oltre 1000 posti letto, ha così commentato il dato: “Anche senza la conferma dei tamponi, che ricordo che l’istituto non è ancora in grado di eseguire, i 27 pazienti deceduti nel mese di aprile per una polmonite avevano quasi sicuramente contratto il Covid: la situazione clinica di estrema fragilità di questi pazienti, così come la loro età, non sempre ne consente il trasporto in ospedale. I colleghi che gestiscono i nostri pazienti fanno riferimento agli ospedali del territorio per valutare ogni singolo caso”.

Nelle Rsa come il Pat chi ha i sintomi del Covid può beneficiare delle stesse identiche terapie farmacologiche che vengono somministrate dagli ospedali, con l’unica differenza che il Pat non può offrire la respirazione artificiale (ventilazione assistita). Chi accusa il Pat di nascondere i morti probabilmente non è un medico e non è a conoscenza di queste procedure. La direzione del Pio Albergo Trivulzio lo ribadisce: nel mese di marzo non vi è stata alcuna “strage nascosta”.

Il mese di aprile sta mostrando i primi segni dell’ondata pandemica che ha investito l’intero Paese e che era impossibile che risparmiasse le Rsa, dove sono state messe in campo tutte le misure di protezione dettate dalla legge e della buona pratica clinica. Operativamente il Pio Albergo Trivulzio si è sempre attenuto rigorosamente alle disposizioni delle Autorità sanitarie (OMS, Istituto Superiore di Sanità e Regione Lombardia) per quanto riguarda l’uso dei dispositivi di protezione individuale, così come sui tamponi rino-faringei, che sono già stati chiesti per tutti gli ospiti della struttura da quando Regione Lombardia e l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) hanno dato la possibilità di farlo.

 

Redazione

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