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martedì, Marzo 19, 2024

Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Oltre 100 sindaci della Città Metropolitana di Milano scrivono a Gallera e al dg ATS Milano

 

(mi-Lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 14 aprile – Oltre 100 sindaci della Città Metropolitana di Milano, tra
cui il primo cittadino di Trezzano sul Naviglio Fabio Bottero, hanno firmato oggi un appello
indirizzato al direttore generale di ATS Milano Walter Bergamaschi e all’assessore regionale Giulio
Gallera per chiedere il potenziamento della rete di sorveglianza territoriale, così come
previsto dal Decreto del Governo del 9 marzo scorso.
Le Regioni sono chiamate a istituire le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA)
nella misura di 1 ogni 50 mila abitanti, per una gestione domiciliare dei pazienti Covid
(dimessi dalle strutture ospedaliere o mai ricoverati) o con sintomatolagia simil-influenzale
di cui non è nota l’eventuale positività.
Tali squadre, attive 7 giorni su 7 e operanti in stretta sinergia con i Medici di Medicina generale,
rivestono un ruolo centrale nella gestione dell’epidemia dei territori, garantendo agli affetti da
Covid la necessaria assistenza extraospedaliera.
Nella Città Metropolitana di Milano – denunciano i sindaci – dovrebbero essere
operative 65 USCA, mentre risulta che per tutta l’ATS di Milano (comprendente anche Lodi) ne
siano state attivate solamente 8. Ogni Unità quindi dovrebbe farsi carico di oltre 400 mila
persone rendendo di fatto inattuabile la sorveglianza che l’epidemia richiede.
Inoltre molto spesso i medici trovano poco chiare le modalità di attivazione e quando le USCA
sono operative gli interventi non sono tempestivi e non si ricevono riscontri.
Questo quadro – denunciano i sindaci – denota da un lato la grande fatica di tutto il sistema di
sorveglianza sul territorio, dall’altro il suo inadeguato livello di coordinamento.
In questi giorni stanno anche scadendo le quarantene di numerose persone messe in isolamento.
La riammissione è basata su un criterio assolutamente generico e soprattutto la ripresa dell’attività
lavorativa, senza verifica, espone a un reale pericolo di contagio.
I sindaci quindi chiedono di:
– rafforzare con urgenza la rete delle USCA garantendone almeno una per ambito
territoriale, dotandole di adeguato personale e investendo sulla loro stretta connessione con i
Comunicazione istituzionale – comunicazione@comune.trezzano-sul-naviglio.mi.it
medici di medicina generale;
– garantire ai medici di medicina generale i dispositivi di protezione individuale
necessari e di dotazioni strumentali, quali i saturimetri, quanto mai indicati per lo screening ed il
monitoraggio dell’epidemia;
– chiarire in modo definitivo le modalità di accesso al tampone per i pazienti;
– effettuare i tamponi per il Covid-19 a tutte le persone che hanno terminato la
quarantena, comprendendo anche i sospetti positivi, in modo da verificarne l’effettiva guarigione
e la possibilità di riammissione;
– procedere a un’ulteriore fornitura di mascherine a favore dei cittadini, alla luce del
fatto che la precedente spedizione ai comuni non ha coperto tutta la popolazione e che
probabilmente dovremo indossare questi DPI anche nelle prossime settimane.

 

Redazione

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