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Corsico. Progetto IN&OUT distribuisce tablet alle famiglie del Corsichese per favorire l’apprendimento a distanza

 

(mi-Lorenteggio.com) Corsico, 14 maggio 2020 – Ha preso avvio, sul territorio del distretto di Corsico, una nuova iniziativa nata per favorire la prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastici di adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni.
Un progetto ambizioso, finanziato da Impresa Sociale Con i Bambini e che vede coinvolta una rete di soggetti ampia ed eterogenea, costituita da 4 Cooperative Sociali, 1 Cooperativa di produzione lavoro, 6 Comuni, 6 scuole, 1 Fondazione, 1 ente di valutazione ed 1 ente di formazione.
Come indicato, IN&OUT promuove la prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastici di adolescenti del distretto di Corsico (MI), con particolare attenzione ai BES (Bisogni Educativi Speciali) delle scuole medie e ai minori del circuito distrettuale della Tutela Minori e Famiglia. Il progetto vuole agire dentro e fuori la scuola sia con azioni dirette sia attraverso il potenziamento della comunità educante.
Saranno infatti attivati laboratori ed attività di orientamento in scuola e presso i due presidi ad alta densità educativa in fase di avvio a Cesano Boscone e Trezzano sul Naviglio, gestiti da équipe multidisciplinari specificamente formate per favorire la contaminazione tra diverse figure educative.
La comunità educante contribuirà alla lettura dei bisogni dei minori e alla co-costruzione di soluzioni grazie all’avvio e gestione di reti partecipate da enti e famiglie. Annualmente, un Festival dei Talenti sarà la vetrina dei risultati del progetto: la prima edizione è prevista per settembre 2019 e sarà ospitata all’interno di uno dei 6 istituti che aderiscono al progetto.
Durata del progetto: 36 mesi
La rete del progetto: l’ente capofila del progetto è Cooperativa Sociale LULE Onlus mentre i partner sono:
 Cooperativa Sociale Ripari  Cooperativa Sociale Koinè  Cooperativa Sociale Dike  Cooperativa Musica e Muse  Fondazione Shapdiz  Istituto Italiano di Valutazione  Centro Studi Riccardo Massa  IC Copernico Corsico  IC Franceschi di Trezzano sul Naviglio  IC Gobetti di Trezzano sul Naviglio  IC Margherita Hack di Assago  I.C.S. Padre Pino Puglisi di Buccinasco  Piano di zona del Corsichese
Link: https://percorsiconibambini.it/inandout/

Le azioni previste sono:
LABORATORI NELLE SCUOLE MEDIE – Si intende favorire lo sviluppo di contesti scolastici inclusivi e gratificanti, attraverso l’attivazione di Lab all’interno delle scuole medie dove alunni BES, certificati e non, possano approfondire tematiche disciplinari attraverso una metodologia esperienziale e attiva, sviluppare competenze artistico ricreative e musicali, scientifico-tecnologiche. I docenti saranno supportati tramite un PERCORSO FORMATIVO e di sviluppo delle competenze nell’ambito della didattica attiva affinché possano sperimentare nuove metodologie per poi condividerle nel contesto del proprio istituto. Segnaliamo in particolare i BEST LAB, rivolti ai soli studenti BES, in orario scolastico o extrascolastico, co-condotti da un docente interno e un educatore esterno.
I numeri: Saranno realizzati complessivamente 70 percorsi laboratoriali – Saranno coinvolti complessivamente circa 525 minori, di cui 125 BES certificati e non – Sarà realizzato 1 percorso formativo triennale, per docenti e educatori, con un modulo introduttivo su 3 sedi aperto a 200 docenti, e moduli di approfondimento rivolti ai docenti attivi nei laboratori

PRESIDI AD ALTA DENSITÀ EDUCATIVA – Saranno attivati due presidi ad alta densità educativa, luoghi di apprendimento extrascolastici dove promuovere attività formative e creative a favore degli adolescenti più fragili e delle loro famiglie, stimolandone il protagonismo e offrendo opportunità di dialogo e confronto. IL PRESIDIO DI TREZZANO SUL NAVIGLIO sarà avviato presso lo Spazio Polo Ulisse di Via Cavour, inaugurato da pochi giorni.  Il progetto agirà, da un punto di vista operativo, per costruire strategie di gestione delle dinamiche devianti e svilupperà spazi di confronto, formazione e supporto rivolte alle famiglie in forma individuale e di gruppo; saranno arricchite le opportunità di apprendimento artistico musicale. IL PRESIDIO DI CESANO BOSCONE sarà sperimentato all’interno dell’ampia struttura che ospita il servizio di Tutela Minori distrettuale e sarà rivolto principalmente ai minori e alle famiglie in carico. Un’equipe multidisciplinare (educatori, psicologi e assistenti sociali) afferente al servizio di Tutela svilupperà nuove attività negli ambiti culturale e sportivo affinché i ragazzi coinvolti possano arricchire i loro percorsi di crescita e acquisire maggiore consapevolezza di sé. Le attività potranno essere svolte all’interno degli spazi dei presidi ma anche in esterno con accompagnamenti presso agenzie culturali e sportive, già partner di progetto o che saranno coinvolte nel corso del progetto stesso. Tra le attività interne, si sperimenteranno interventi di musicoterapia offerti da Fondazione Shapdiz.

RETI DELLA COMUNITÀ EDUCANTE: Quest’azione si pone come obiettivo diretto il potenziamento della comunità educante. In ciascun territorio di progetto sarà attivata una rete intesa come spazio di confronto, collaborazione, coprogettazione e lettura dei bisogni dei minori, che coinvolgerà tutti gli attori territoriali che a vario titolo incontrano i minori nel loro processo di crescita tra cui: scuole e insegnanti, oratori, operatori del terzo settore, servizi pubblici, genitori e famiglie, associazioni giovanili, sportive e culturali.
Sotto la guida di tre facilitatori di comunità, a partire da nuclei territoriali costruiti intorno a servizi sociali del Comune, scuole e terzo settore si effettuerà una lettura dei bisogni e si avvierà un ampliamento della trama capace di promuovere risposte sinergiche e sviluppare senso di corresponsabilità nei confronti dei processi educativi. Ad oggi sono state già avviate quattro reti nei territori di Cesano Boscane, Assago, Buccinasco e Trezzano sul Naviglio.

ORIENTAMENTO ALLA SCELTA: L’azione di orientamento potenzia, attraverso l’impegno di un’équipe multidisciplinare, le attività previste nei BEST Lab e nei presidi ad alta densità educativa coinvolgendo 125 alunni Bes nel corso della seconda e terza media fino alla scelta dell’indirizzo scolastico. L’equipe orientamento avvierà attività volte a favorire il processo di conoscenza di sé e delle proprie capacità, anche artistiche e sportive, attraverso attività individuali e di piccolo gruppo a carattere esperienziale utilizzando i luoghi educativi del progetto per promuovere la spinta naturale dei ragazzi all’apprendimento e all’acquisizione di competenze, sostenendo così l’autostima e favorendo la conoscenza di sé. Saranno valorizzate le competenze e le esperienze acquisite in ambiti non formali e informali aiutando i minori a riconoscere e riconoscersi le abilità acquisite nei contesti di vita. L’azione integra le attività di orientamento proposte dalle scuole co-costruendo modalità operative che potranno essere mantenute nel tempo; gli operatori dell’orientamento potranno collaborare con gli insegnanti nella relazione con le famiglie.

Le finalità innovative che sottendono il progetto sono:
Riappropriazione della scuola e degli spazi comuni:
Il progetto non prevede interventi sulla struttura fisica degli spazi ma sulla loro natura sociale e sulla riappropriazione degli stessi da parte della comunità. Il progetto stimolerà la realizzazione di laboratori in orario extrascolastico prendendo ad esempio esperienze già avviate in alcune delle scuole partner che vedono la collaborazione fra scuola e famiglie per l’ampliamento dell’offerta formativa e nell’ottica della conciliazione dei tempi. Scuola e comunità si incontreranno anche all’esterno delle scuole, grazie agli incontri di rete per l’empowerment della comunità educante dove gli insegnanti potranno confrontarsi con diverse realtà e costruire risposte ai bisogni dei minori.

Sostegno della genitorialità e coinvolgimento delle famiglie
Il paradigma di fondo cui si ispira il progetto, coerentemente con il modello e le strategie di riferimento, è il concetto di attivazione, termine strettamente correlato a tutti quegli interventi che promuovono processi di corresponsabilizzazione comunitaria e che riteniamo assolutamente centrale rispetto al ruolo delle famiglie nelle varie azioni previste. Molto spesso queste vengono considerate destinatarie passive di proposte già. Proprio perché crediamo che la responsabilizzazione e la partecipazione sostanziale siano processi fondanti qualsiasi ipotesi di cambiamento, tutte le azioni pensate a sostegno dei genitori presuppongono l’utilizzo di particolari tecniche e strumenti, all’interno di una cornice valoriale e metodologica che rimanda allo sviluppo di comunità competenti. Le esperienze di reti territoriali già attivate in fase sperimentale, stanno dimostrando la validità di un approccio che si vuole estendere ad altri contesti, e che ha portato i gruppi misti di lavoro a individuare priorità/strategie/azioni concrete sul tema del disagio a scuola.
L’attenzione sarà posta sulla valorizzazione dei saperi esperienziali e sulla possibilità di coprogettare percorsi condivisi intra ed extrascolatici. In connessione con le reti che saranno attivate anche nei territori che ora ne sono sprovvisti, e con i comitati genitori esistenti, si proporranno gruppi specifici di lavoro nelle scuole, composti da rappresentanti dei ragazzi, dei genitori e degli insegnanti. Tali gruppi, facilitati da operatori di comunità delle cooperative, saranno accompagnati anche nella realizzazione di un processo che porti alla costruzione di una “carta dei valori delle scuole”, come sintesi di aspetti significativi e condivisi da tutti i partecipanti. Gli strumenti che gli operatori utilizzeranno

(brainstorming, “soppesatura priorità”, problem solving collaborativo, giochi di ruolo…) tenderanno a facilitare meccanismi di responsabilizzazione, riconoscimento e di coinvolgimento di tutte le parti coinvolte.

Coinvolgimento e allargamento della comunità educante
Fin dalla sua genesi IN&OUT ha previsto un’ampia partecipazione da parte del territorio testimoniata dalle partnership attivate. Il processo si sta autoalimentando in un’ottica inclusiva che vede le reti non chiuse su sé stesse ma capaci di accogliere nuovi attori come parte della comunità educante. Le reti si aprirono infatti al territorio anche attraverso eventi informativi e formativi a partecipazione aperta: il progetto prevede spazi di confronto e dialogo grazie ai quali si definiranno i diversi ruoli e si giungerà alla definizione di modalità operative condivise e concordate che potranno trovare applicazione diretta anche nei due presidi ad alta densità educativa. Tra gli attori territoriali, scuole e docenti ricopriranno il ruolo di prime sentinelle nei riguardi dei minori a rischio di dispersione. Viene infatti favorito lo scambio di buone prassi per la dispersione scolastica già sperimentate sia negli istituti partner di progetto sia in altri contesti territoriali affinché possano diventare modelli esportabili. Anche le famiglie, potranno apportare il loro sapere esperienziale in un rapporto di fiducia e di scambio con gli altri soggetti della rete. Attraverso la stesura della Carta dei Valori le scuole, le famiglie e ragazzi avranno la possibilità di riconoscersi in valori comuni attraverso i quali vivere la comunità scuola: saranno costituiti gruppi di lavoro misti (operatori, insegnanti, genitori, rappresentanti ragazzi) facilitati attraverso tecniche e strumenti riconducibili al lavoro di comunità. Il progetto quindi porrà particolare attenzione, oltre che ai contenuti, ai processi proposti per arrivare a una lettura condivisa dei bisogni e alla conseguente messa in campo di azioni co-costruite, che saranno poi declinate attraverso un’integrazione di saperi professionali ed esperienziali, così da valorizzare al massimo il ruolo attivo di tutti i soggetti coinvolti con l’obiettivo di ampliare la base partecipativa anche a chi non si percepisce come attore responsabile dei processi educativi dei minori sul territorio. L’effetto onda provocato dal lavoro di rete sarà favorito anche dall’annuale “Festival dei talenti” che coinvolgerà le scuole, i presidi ad alta densità educativa e la comunità educante tutta.

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