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Robotic Process Automation (RPA): che cos’è e come funziona

Milano, 24 giugno 2020 – Un gran numero di aziende nel mondo si avvalgono della Robotic Process Automation per trasformare i processi manuali e renderli più efficienti. La RPA rappresenta una delle tecnologie che permettono alle imprese di implementare una strategia di digital transformation, offrendo soluzioni innovative e strumenti adeguati ai propri dipendenti.

La diffusione dei “software robot” è stata avviata inizialmente nel settore Finance, con l’obiettivo di sostituire l’uomo con la tecnologia per tutti quei processi amministrativi ripetitivi. In particolare, i software RPA hanno lo scopo di automatizzare i processi di back office in modo più efficiente ed approfondito dei classici sistemi di automazione dei processi utilizzati fino ad oggi.

 

La Robotic Process Automation può soddisfare le necessità di digitalizzazione di un’azienda ed offre una serie di vantaggi, tra cui:

  • Maggiore qualità dei processi aziendali;
  • Realizzazione di una produttività continua (24/7);
  • Riduzione dei tempi di processo;
  • Aumento di flessibilità e scalabilità;
  • Miglioramento della flessibilità e verificabilità;
  • Maggiore qualità dei dati per l’analisi;
  • Gestione della domanda stagionale più efficiente;
  • Risparmio di tempo.

Fino ad oggi, per le imprese la novità assoluta era rappresentata dall’automazione dei processi ma questa si basava sull’integrazione dei sistemi tramite API (Application Programming Interface).

La Robotic Process Automation consente di migliorare il livello di automazione perché sfrutta delle specifiche tecnologie dell’intelligenza artificiale che la rendono capace di adeguarsi ai cambiamenti dell’ambiente operativo in cui lavorano.

Come funziona la RPA

La robotic process automation si riferisce a tutte quelle tecnologie e prodotti coinvolti nell’automazione dei processi lavorativi e si basa su sistemi intelligenti capaci di eseguire in modo automatico delle attività ripetitive, imitando il comportamento degli operatori.

La RPA è capace di sostituirsi all’uomo ma solo su dei compiti che hanno uno scarso valore aggiunto dal punto di vista di competenze e del business.

Ad oggi si possono distinguere due tipologie di tecnologie che sfruttano la Robotic Process Automation:

  • RPA Presidiata (Attended RPA): i robot che automatizzano le interazioni con le applicazioni degli utenti lavorano fianco a fianco con ciascun utente. Quest’ultimo ha il controllo e la facoltà di decidere quando utilizzare l’automazione e quando intervenire manualmente.
  • RPA Non presidiata (Unattended RPA): i robot lavorano su un server separato o su una macchina virtuale, rimuove completamente alcune attività manuali e snelliscono il lavoro degli utenti.

3 motivi per cui prendere in considerazione la Robotic Process Automation

Le tecnologie RPA offrono dei software autonomi capaci di raccogliere ed aggiornare le informazioni contenuti in altre applicazioni. Sono soluzioni non invasive che non richiedono la creazione di API o di script di programmazione particolari.

Il secondo motivo fondamentale per integrare la RPA nella propria azienda riguarda i progetti di integrazione IT che, spesso, sono progetti lunghi e costosi. La Robotic Process Automation ha il vantaggio di poter essere avviato rapidamente e con il coinvolgimento di pochi professionisti IT.

Attualmente le tecnologie RPA possono essere diffuse in diversi ambiti e settori, tra cui la vendita al dettaglio, i servizi pubblici, le telecomunicazioni e così via. Inoltre, i software RPA possono essere uniti ad altre piattaforme tecnologiche come quelle legate alla gestione dei processi o alla Decision Management.

 

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