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Opera. Attraversamento pedonale Val Tidone, nuovo richiamo per Città Metropolitana: “Intervenite prima che sia troppo tardi”

A due anni di distanza dalla chiusura della passerella che collega Opera a Noverasco, il Sindaco scrive a Città Metropolitana per risolvere i problemi legati alla direttrice di competenza provinciale

(mi-lorenteggio.com) OPERA, 3 agosto 2020 – Sono passati ormai due anni da quando, il 24 agosto 2018, Città Metropolitana ha dichiarato inagibile la passerella pedonale che scavalca la Val Tidone, all’altezza della frazione di Noverasco. Da allora, nonostante le rassicurazioni dell’ex Provincia circa la realizzazione di un intervento di ricostruzione in tempi rapidi (entro agosto 2020), al Comune di Opera non è giunta nessuna progettualità dell’intervento né, tanto meno, informazioni certe circa le tempistiche della sua realizzazione. Così, alla vigilia dell’inizio di un nuovo anno scolastico, il sindaco Antonino Nucera ha scritto a Città Metropolitana, l’ente responsabile dell’intervento. “Questa situazione rappresenta un reale pericolo per i numerosi pedoni che quotidianamente devono attraversare l’ex statale – spiega il sindaco Nucera – Non possiamo attendere oltre; abbiamo bisogno di risposte certe e immediate per risolvere questo disagio”. L’ordinanza era stata firmata da Città Metropolitana il 23 agosto 2020, all’indomani dei sopralluoghi dei tecnici. La motivazione? “Immediata tutela della pubblica Incolumità”. “Per permettere ai residenti e ai pendolari di attraversare la trafficata ex statale – prosegue Nucera – è stata trovata una soluzione “tampone”, mediante l’installazione di un impianto semaforico temporizzato. L’intervento aveva carattere provvisorio poiché non in grado di garantire la sicurezza pedonale, considerando che tale semaforo è collocato su una strada provinciale a scorrimento veloce. Per questo, non si può perdere altro tempo, il manufatto a scavalco deve essere realizzato a breve, prima che si consumi una tragedia”. La passerella pedonale era l’unico attraversamento della Val Tidone dopo il crollo, nel 2014, del ponte ciclopedonale qualche centinaia di metri più a sud, all’altezza di Mirasole. Anche in quel caso la realizzazione e responsabilità dell’opera erano in capo all’ex Provincia. “Con un’altra lettera – conclude il sindaco – Ho chiesto interventi urgenti anche per risolvere il problema illuminazione pubblica lungo la Val Tidone e in modo particolare all’altezza dello svincolo di Opera”

 

Redazione

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