Sorgono lungo A58-TEEM due degli hub candidati alla distribuzione delle dosi di vaccino antiCovid da somministrare subito dopo Natale
Le logistiche di DHL e Vercesi limitrofe all’Autostrada si preparano ad assolvere la missione di consegnare le fiale destinate alla Lombardia
Dopo aver garantito lo stoccaggio e la movimentazione di medicinali e mascherine, il network internazionale e l’operatore italiano mettono
a disposizione le piattaforme di Pozzuolo e Vignate, certificate quanto a salvaguardia della catena del freddo, per il trasporto
agli ospedali e ai presidi sanitari dei primi sieri Pfizer che consentiranno, in qualche settimana, di immunizzare parte della popolazione
anziana più colpita dal Coronavirus. Il settore Sciences and Healthcare del mega-corriere ha già intrapreso quest’attività in altri Paesi
La società milanese potenzierà entro l’anno il Green-Pharma-Thermo Park. E l’«Agrate-Melegnano» si conferma, ancora una volta, strategica
(mi-lorenteggio.com) Milano, 19 dicembre 2020 – Sorgono lungo il Tracciato di A58-TEEM (33 chilometri da Agrate a Melegnano interconnessi con A4 Torino-Trieste, A35-BreBeMi e A1 Milano-Napoli) due delle piattaforme logistiche candidate alla distribuzione delle prime dosi di vaccino antiCovid della Pfizer che dovrebbero essere somministrate subito dopo Natale.
Dopo aver garantito lo stoccaggio e la movimentazione di medicinali, test e mascherine dal febbraio scorso in poi, gli hub di DHL (Pozzuolo e Melegnano) e Vercesi (Pozzuolo e Vignate) sono pronti ad assolvere, infatti, la missione di contribuire alla consegna delle fiale destinate agli ospedali e ai presidi specifici già individuati dalla Regione Lombardia.
Sia il network internazionale, che ha appena ufficializzato il recapito in Israele di un lotto dei sieri mettendosi, al contempo, a disposizione di altri Paesi, sia l’operatore milanese risultano, del resto, dotati di spazi e mezzi certificati anche per quanto riguarda l’indispensabile, nel caso dei prodotti Pfizer, salvaguardia della catena del freddo.
Il settore Sciences and Healthcare del mega-corriere gestisce, d’altra parte, una quota consistente (viene stimata intorno al 35% dagli addetti ai lavori) della conservazione e dello smistamento di farmaci e apparecchiature biomedicali che interessa il NordItalia pure in virtù delle sedi strategicamente dislocate nei pressi dell’Autostrada taglia-file.
«Ci sentiamo orgogliosi di favorire l’accessibilità ai vaccini del mondo intero – ha affermato il top manager di DHL Travis Cobb -. La pandemia ha dimostrato che i trasporti integrati sono fondamentali per approvvigionare le comunità di protezioni e tamponi. Affrontiamo, ora, la sfida decisiva lanciata dalla spedizione di milioni di fiale».
Però, al tempo del Coronavirus, la logistica non offre solo scenari globali ma anche soluzioni made in Italy. Come il Green-Pharma-Thermo Park che Vercesi, azienda riconosciuta da AIFA, potenzierà entro fine 2020 dopo aver trasferito, da giugno in avanti, diverse risorse dai capannoni storici di Vignate al complesso hi-tech di Pozzuolo.
Finora l’innovativa piattaforma realizzata da Prologis e l’hub attivo da decenni hanno assicurato, attraverso l’«Agrate-Melegnano» e i suoi Raccordi con A4, A35-BreBeMi e A1, stoccaggio e distribuzione di medicinali e mascherine nei territori di Brescia, Bergamo, Brianza, Milano e Lodi. Ovvero, le Province più colpite dal contagio in atto.
«La conservazione e la movimentazione di specialità farmaceutiche e diagnostiche sensibili alle oscillazioni della temperatura rappresenta il nostro comparto d’eccellenza – ha dichiarato l’amministratore delegato Paola Vercesi -. Per questa ragione, ci riteniamo in grado di ricoprire un ruolo nell’ambito dei trasporti applicati ai vaccini».
Non resta che sottolineare, quindi, che A58-TEEM dovrebbe presto rivelarsi cruciale pure per il recapito delle prime 305.000 dosi in arrivo riservate, oltre che a medici e infermieri attivi in Regione, agli anziani della Lombardia con l’obiettivo di immunizzare, nel giro di qualche settimana, almeno la popolazione più esposta al rischio del Coronavirus.
V.A.