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Rho. Verità per Giulio Regeni: panchina gialla e la fontana in piazza Visconti si illumina di giallo

 

(mi-lorenteggio.com) Rho, 25 gennaio 2021 – L’Amministrazione comunale ricorda Giulio Regeni, il ricercatore italiano scomparso in Egitto il 25 gennaio di cinque anni fa e poi ritrovato barbaramente ucciso, con tre iniziative: un’aiuola con fiori e piante perenni e un cartello a lui dedicati in Piazza Visconti, l’illuminazione della fontana in piazza Visconti e la Panchina Gialla realizzata secondo un progetto condiviso con la scuola primaria Sante Zennaro di Terrazzano; tutto in giallo, colore distintivo della campagna.

La Panchina Gialla dedicata a Giulio Regeni inaugurata il 25 gennaio a fianco della Panchina Rossa, sempre realizzata con la scuola primaria di Terrazzano, che insieme al Comune si occuperà anche della Panchina Arcobaleno contro l’Omofobia la cui realizzazione è slittata lo scorso maggio in occasione della Giornata internazionale contro omofobia a causa del Lockdown. La scuola primaria Sante Zennaro sta accogliendo la panchina artistica realizzata da Giuseppe Ravizzotti con le foto delle altre panchine rosse.

L’Amministrazione comunale è vicina ai genitori Paola e Claudio Regeni e aderisce all’appello della famiglia e di Amnesty International nel chiedere verità e giustizia per il giovane torturato e ucciso in Egitto. Come afferma la famiglia Regeni “E’ con la verità che si arriva alla giustizia”.

L’Assessore al Piano strategico, Promozione pari opportunità e conciliazione dei tempi, Sabina Tavecchia, commenta:
“A causa delle misure anti covid, non è possibile organizzare manifestazioni esterne, ma vogliamo ricordare comunque Giulio con atti simbolici che ricordano il giallo, colore della sua campagna. Oltre alla manutenzione dell’aiuola già presente in piazza Visconti, quest’anno riusciamo a illuminare di giallo la fontana di fronte al Palazzo comunale e a realizzare una Panchina Gialla ideata con la scuola Sante Zennaro. Ricordo che a Rho si è strutturato Novembre come Mese dei Diritti, per ribadire la nostra determinazione nel rispetto dei diritti ricordando che la nostra città è stata riconosciuta dal 2016 City for Live – Città per la Vita contro la pena di morte sulle scie del monito di Papa Francesco in merito. In Egitto, come anche in altre parti del mondo, purtroppo esistono altri casi di ragazze e ragazzi scomparsi, messi in carcere e torturati di cui non c’è però rilevanza pubblica. Il nostro Giulio diventa quindi un simbolo contro le ingiustizie, i soprusi e la negazione dei diritti civili. E oltre al sostegno alla famiglia di Giulio, vogliamo dire grazie per il loro impegno a tutela dei diritti di tutti noi”.

Giulio Regeni aveva 28 anni ed era al Cairo per uno studio sulla situazione economica e sociale egiziana, cioè faceva coraggiosamente “ricerca sul campo” in un paese in cui diritti umani fondamentali come libertà di parola ed espressione non sono ancora riconosciuti e rispettati.
L’omicidio di Giulio Regeni è stato commesso in Egitto tra il gennaio e il febbraio 2016. Regeni era un dottorando italiano dell’Università di Cambridge; fu rapito il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, e il suo corpo fu ritrovato il 3 febbraio successivo. Le condizioni della sua salma, ritrovata vicino al Cairo in un fosso lungo l’autostrada Cairo Alessandria, hanno evocato ipotesi di tortura eventualmente in connessione con i legami che Regeni aveva con il movimento sindacale che si oppone al governo del generale al-Sīsī. L’uccisione di Giulio Regeni è oggetto di dibattito politico specialmente in Italia e motivo di tensioni diplomatiche tra Italia ed Egitto.

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