(mi-lorenteggio.com) Milano, 5 febbraio 2021- La prima estrazione sarà l’11 Marzo. Per partecipare alla controversa ‘Lotteria degli scontrini’, secondo le regole fissate da Agenzia dogane e monopoli e Agenzia entrate, il cittadino deve registrarsi sul sito della lotteria, ma è l’esercente che, per produrre i biglietti virtuali, ha il compito di trasmettere telematicamente il valore degli acquisti pagati con strumenti elettronici.
Così anche la romantica figura del fornaio di quartiere o del paese, colui che passa le notti a impastare quel simbolo di pace e solidarietà che è da secoli il pane, diventa protagonista di un gioco d’azzardo promosso dallo Stato per incentivare la dismissione del contante.
I fornai di Cuneo non ci stanno e quelli di Milano si associano alla protesta.
Dopo che il presidente dell’Associazione Autonoma Panificatori della città piemontese, Piero Rigucci, ha espresso tutto il suo dissenso in una lettera pubblica, il messaggio è stato raccolto subito da Cesare Marinoni, presidente della Associazione Fornai Milano.
E ora Marinoni invita i colleghi milanesi e italiani a esporre in vetrina la stessa locandina voluta da Rigucci che a chiare lettere dichiara: “No alla lotteria degli scontrini, non siamo una sala giochi”.
“Ci hanno imposto un altro balzello che oltre ad un costo per le nostre aziende è anche contrario a quelli che sono i principi morali a cui siamo stati educati e con i quali abbiamo educato i nostri figli!”. La lettera di Rigucci apre con un richiamo alla crisi generale del commercio nel nostro Paese, vessato da oneri fiscali sempre più pesanti anche in un momento in cui per diversi motivi i consumi sono diminuiti o si sono azzerati.
L’appello tuttavia è a ‘una civile ed educata protesta” per far capire a chi di dovere “che hanno introdotto, attraverso un’azione impositiva, una pratica assurda ed anche nociva, senza un preventivo confronto… ben sapendo che noi operatori siamo così corretti che, per non arrecare ulteriore disagio alla popolazione, non abbiamo promosso nessuna iniziativa di protesta…E’ arrivato il momento di farci ascoltare. Agire uniti per difendere i nostri diritti”. “Noi di Milano ci siamo – dichiara Marinoni-. Grazie da parte di tutta la categoria, Presidente Rigucci, per il tuo coraggio e per la tua determinazione il primo a scendere in campo a difesa della dignità della nobile arte panaria e dei giusti diritti dei nostri lavoratori.”
Redazione