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COLOMBO CLERICI: DOPO DECENNI DI PARALISI SI OPERA NEL CUORE DELLA CITTA’, DALLE CINQUE VIE A SAN VITTORE

Dal webinar dell’Associazione Milano Vapore molte critiche, ma anche apprezzamenti

di Benito Sicchiero

(mi-lorenteggio.com) Milano, 26 marzo 2021 – “Certo, sono utili critiche e suggerimenti,  ma la cosa importante è che dopo oltre mezzo secolo di immobilismo si stia operando per riqualificare il quadrante più antico della città che risale al villaggio celtico preromano Medhelan : con il Cordusio, la via Torino e le Cinque Vie che si incrociano a stella in un’area ricchissima di monumenti, fra vestigia dell’Impero Romano (tra le quali il Foro) di cui Milano fu capitale, palazzi  patrizi, scavi archeologici, musei, chiese, piazze”. Lo ha detto Achille Colombo Clerici, presidente, tra l’altro, di Assoedilizia e di Amici di Milano ma, in questa occasione, apprezzato cultore della storia e della cronaca di Milano concludendo i lavori del webinar “Il disegno dello spazio urbano: I nuovi Quartieri di Milano (2) dalla via e dal carcere di San Vittore alle Cinque Vie”.

 Il webinar fa parte di un ciclo sul “Futuro di Milano” organizzato da Giampaolo Berni Ferretti, presidente dell’Associazione Milano-Vapore, impegnato nel prevedere il futuro prossimo della città mettendo a confronto le opinioni di  molte personalità in quella che definisce “la terza fase evolutiva di Milano che fa seguito a quella attuale dei servizi e a quella precedente, l’industriale: la fase della cultura”.  

 Dopo l’introduzione  di Berni Ferretti, gli interventi:  arch. Lorenza Baroncelli, direttore artistico di Triennale Milano sul Bando del Carcere di San Vittore; Emanuele Tessarolo Associazione 5Vie; Gregorio Caccia Dominioni ( Presidente Comitato San Vittore-Sant’ Ambrogio-Carducci): Alessandro Belgioioso (Vice-Presidente del Comitato San Vittore-Sant’ Ambrogio  ); Matteo Caccia Dominioni ( Comitato San Vittore-Sant’ Ambrogio-Carducci); Fa+brizio De Pasquale (Consigliere comunale). Moderatrice Fausta Chiesa, giornalista del Corriere della Sera.

 San Vittore – probabilmente caso unico di carcere in pieno centro cittadino –  è l’altro polo sul quale si sono concentrati gli interventi: con le sue circa 3.000 frequentazioni giornaliere (magistrati, avvocati, operatori, parenti di detenuti) costituisce un problema logistico e sociale irrisolto da decenni e sul quale si moltiplicano iniziative quali la collaborazione culturale con la Triennale di Milano. La linea 4 del Metro, lavori in corso, conclusione entro il 2024, incidono e incideranno profondamente sulla realtà urbanistica, sociale, viabilistica  della vasta area che  coinvolge, direttamente o per riflesso, tra l’altro,  l’Università Cattolica, il Museo della Scienza e della Tecnologia, gli Ospedali, la Caserma, Sant’Ambrogio, l’area romana di via Brisa con gli scavi del Palazzo imperiale ed il Circo da un lato e la recuperata piazza con la Torre dei Gorani ed i palazzi restaurati di impronta metafisica dall’altro, i palazzi storici del Cordusio recuperati, i completamenti di via Torino-Lupetta-Palla, l’Arena, oltre  al citato quartiere delle Cinque Vie; ma anche Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana, Colonne di San Lorenzo. Un’autentica rivoluzione.   

 Si sono costituiti attivi comitati di residenti e associazioni spesso coordinati da alcuni nomi illustri della città. Critiche e rilievi non mancano. Sicurezza,  disordine – aggravato  dai numerosi cantieri del Metro – crisi degli esercizi pubblici e dei piccoli negozi, talvolta una certa difficoltà di dialogo con  la pubblica amministrazione.

 “Ma – aggiunge Colombo Clerici – se è giusto soffermarsi su quanto si vede e viene lodevolmente denunciato dalle associazioni di cittadini, credo sia il momento di dare un occhio su quanto non si vede, cioè quanto succede sui tetti della città con la realizzazione di impianti tecnologici e di manufatti che sfigurano, vedendolo dall’alto, il paesaggio urbano, all’altezza dei tetti e delle magnifiche cupole della Milano “romana”. Desolante rispetto al fascino  dei tetti di Roma. Con i droni una mappatura degli obbrobri è cosa fattibile. Sarebbe opportuno in materia prevedere un mascheramento estetico” 

B. S.

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