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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

Albertini per un trattato di pace tra Milano e la grande Milano: appello ai leader del centrodestra

(mi-lorenteggio.com) Milano, 13 maggio 2021 – Riceviamo e pubblichiamo:

Se si guardano le foto satellitari della Lombardia, cioè se si guarda alla sua realtà al di là dei confini fra comuni e province, si nota una grande area urbana che parte da Milano e arriva a Monza, Seregno, Saronno, Busto Arsizio e Gallarate.

Non servono grandi analisi economiche per pensare che questa area produca una ingente parte del PIL italiano pur essendo priva di una rappresentanza istituzionale poiché divisa non solo fra tanti comuni ma anche fra almeno 2 province e una città metropolitana.

Gli anni di governo del comune di Milano precedenti al Covid hanno visto una vera e propria dichiarazione di guerra di questo ente verso il resto di quest’area.

Ad Area C si è aggiunta Area B e chi arrivava in macchina da fuori del comune ma anche da sue zone periferiche è stato sempre più visto come un avversario, un problema mentre portava fatturato che viene rivalutato ora che si rischia di perderlo a causa dello smart working.

Una guerra acuita dal fatto che la riforma della città metropolitana lascia solo ai cittadini del suo capoluogo la scelta di quello che era il presidente della provincia e rende difficoltoso per gli amministratori dei piccoli comuni fare parte della sua assemblea.

Non a caso comuni un’area di comuni da 70 anni a sinistra (quella di Sesto San Giovanni, Bresso, Cormano, Cinisello Balsamo) e passata in blocco al centrodestra contemporaneamente a questa politica meneghina rispetto al resto della città metropolitana.

Il quadro di tipo post bellico rispetto a cui siamo di fronte richiede un trattato di pace tra Milano e la area della Grande Milano, servono amministratori capaci di sopperire a una architettura istituzionale antiquata con rapporti tra i comuni e le province capaci di generare progetti per fare crescere tutta quella area e di rafforzarla nella competizione con altre realtà simili in Europa e nel mondo.

Per questo serve non solo un amministratore esperto ma anche chi abbia esperienza in ambito nazionale ed europeo.

E questo è il curriculum dell’ex sindaco ma anche ex parlamentare e europarlamentare Gabriele Albertini.

Se dunque esiste un piccolo spiraglio per averlo come candidato vi chiediamo di percorrerlo.

Insomma per dirla evangelicamente “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione”.

Avvocato Giampaolo Giorgio Berni Ferretti

(Presidente Associazione Milano Vapore)

Gianni Rubagotti

(Segretario Associazione per l’iniziativa Radicale Miriam Cazzavillan)

arch. Edoardo Dubini

(Associazione MuoverMI)

Mirco de Carli

(Popolo della Famiglia)

Pietro Chiappano

(Popolo della Famiglia)

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