(mi-lorenteggio.com) Milano, 15 maggio 2021 – Mentre una settimana fa all’Arco della Pace si è svolta la manifestazione, organizzata dai Sentinelli, a favore della legge Zan, oggi, in centro a Milano sono scesi in piazza i contrari.
“Oggi siamo scesi in Piazza del Duomo a Milano dalle ore 15.00 per la libertà di tutti gli italiani e contro il Ddl Zan che è ben sintetizzato dall’ultima copertina dell’Espresso dove si vede una donna, con la barba e con i seni asportati, incinta”: così, in una nota, l’onlus Pro Vita & Famiglia presente alla manifestazione con il vice presidente della onlus Jacopo Coghe e con il membro del direttivo Maria Rachele Ruiu che ha condotto la manifestazione.
“E adesso vi spiego perché – ha dichiarato il vice presidente Jacopo Coghe alla presenza di migliaia di persone nonostante la pioggia battente – le vere vittime del Ddl Zan saranno la libertà, le donne e i bambini. La libertà perché manifestazioni come queste saranno considerate legali o illegali a discrezione di un giudice. Le donne perché accadrà, come in Messico per esempio, che gli uomini si dichiareranno donne occupando così le quote rosa o gareggiando negli sport femminili come già sta accadendo. I bambini perché l’ideologia del gender, che per anni ci hanno detto non esistere, è teorizzata all’articolo 1 del testo di legge Zan. Fiore all’occhiello la Giornata contro l’omotransfobia da festeggiare nelle scuole di ogni ordine e grado. Noi #restiamoliberi e questo è solo l’inizio delle nostre proteste”.
“Ero anche io oggi in piazza a Milano per dire no al Ddl Zan. Il mio impegno su questo tema è massimo: oggi ho partecipato alla manifestazione e due giorni fa ho depositato in Consiglio regionale una mozione per impegnare la Giunta a farsi parte attiva presso il Parlamento affinché venga scongiurato il pericolo che la nuova formulazione legislativa si trasformi in legge.
Sono al fianco dell’associazione “Pro Vita e famiglia” contro la teoria gender nelle scuole, contro il bavaglio al libero pensiero e contro le storture che deriveranno da questa legge. Ed eravamo tantissimi oggi a Milano a dimostrare che il pensiero unico non ha vinto.
L’individuo va tutelato sempre e non ci vuole la proposta Zan a ricordarcelo, visto che già l’art. 3 della Costituzione recita che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”. L’unica cosa che otterrà la legge Zan sarà invece impedire qualsiasi tipo di critica, o anche solo dissenso, al pensiero unico”.
Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia.
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