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giovedì, Aprile 25, 2024

Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

E’ uscito l’ultimo libro di Valeria Acquarone

(mi-lorenteggio.com) Milano, 1° dicembre 2021 – “Sentì improvvisamente una presenza, aprì la porta e vide una strana scena, che però le parve del tutto naturale e non la spaventò affatto. Nel breve atrio alcune persone con abiti dell’ottocento si affollavano intorno a un uomo riverso per terra, evidentemente ferito o molto sofferente, che balbettava qualcosa. Un altro uomo era chino su di lui… Il gruppetto era lì ma nello stesso tempo non c’era: Veronica sentiva acutamente la dicotomia e affascinata continuava a guardare. Ad un certo punto il ferito alzò il capo e balbettò: “d’asilo…d’asilo”.

“Diritto d’asilo” è l’ultimo libro di Valeria Acquarone, che già molti di voi conoscono per i suoi articoli e i precedenti romanzi, “Immaginario familiare”, “Cronache d’acqua”, “Le gabbie”. Edito da Echos e presentato il 14 ottobre al salone del libro di Torino, ha già riscosso tra i suoi lettori un notevole successo. “Ma scrivi anche gialli adesso?” ha chiesto qualcuno stupito. In realtà al momento della pubblicazione l’editore aveva chiesto se metterlo nella collana dei gialli, appunto, o piuttosto in quella del fantasy. Dopo qualche esitazione l’autrice ha optato per il fantasy, ma avrebbe potuto scegliere anche l’altra possibilità. Infatti mistero e delitto, anzi delitti, sono strettamente legati, e senza la presenza delle due componenti non si arriverebbe a nessuna soluzione. Tuttavia la storia si svolge in un’ambiente assolutamente normale e quotidiano, nella provincia italiana in cui le voci si rincorrono e si accavallano, e tutti sanno tutto di tutti, o almeno così credono. Due donne sono le protagoniste, Veronica e Claudia, dotata la prima di particolari doti che le permettono di vedere “oltre”, vittima di un’inspiegabile doppia tragedia la seconda. Dall’incontro tra le due nasce una profonda amicizia, che permetterà di svelare un torbido segreto celato in secoli lontani ma che ancora getta la sua ombra malefica nel presente. La storia è infatti caratterizzata da frequenti sbalzi di tempo, intrecciando vicende anche molto lontane tra loro, e si svolge in spazi che non hanno apparentemente nulla che li accomuni, ma la cui sinergia si rivela indispensabile alla comprensione finale. Fiori che avrebbero dovuto essere candidi, ma sono color sangue, antichi marenghi d’oro misteriosamente ricomparsi, una campanella che sormonta una vecchia casa colonica aiutano le protagoniste a dipanare l’ingarbugliata matassa che tenta di immobilizzarle, mentre il Rosso, maestoso gatto non randagio, osserva tutto con imperturbabili occhi d’agata. Buona lettura! (Il libro può essere ordinato in libreria, oppure spedito gratuitamente contattando la casa editrice www.echosedizioni.it)

V. Aggio

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