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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

Bollettino Covid-19 della ASST Monza del 17.01.2022.

(mi-lorenteggio.com) Monza, 17 gennaio 2022.

RICOVERATI: 192 pazienti, di cui:

– 153 in Malattie Infettive

– 12 in Pneumologia

14 in Terapia intensiva

– 8 in UTIR

– 5 Altri reparti.

Nella settimana dal 10/01 al 16/01 hanno avuto accesso al PS 1393 pazienti, di cui 246 con sintomatologia Covid, di cui 94 ricoverati.

Deceduti nella settimana dal 10/01 al 16/01: 17 pazienti.

L’età media dei 192 pazienti ricoverati è di 70 anni.

CONFRONTO CON SETTIMANA PRECEDENTE:

Alla data del 10 gennaio 2022

RICOVERATI: 157 pazienti, di cui:

– 122 in Malattie Infettive

– 11 in Pneumologia

– 13 in Terapia intensiva

– 8 in UTIR

– 3 Altri reparti.

Nella settimana dal 03/01 al 09/01 hanno avuto accesso al PS 1485 pazienti, di cui 313 con sintomatologia Covid, di cui 78 ricoverati.

Deceduti nella settimana dal 03/01 al 09/01: 9 pazienti

L’età media dei 157 pazienti ricoverati è di 70 anni.

Prof. Paolo Bonfanti, Direttore unità operativa di Malattie Infettive: “Il numero dei pazienti ricoverati è in aumento, come atteso visto la situazione epidemiologica. Alcuni dati a livello regionale e nazionale fanno pensare che probabilmente il picco è stato raggiunto ma, come oramai abbiamo appreso dalla gestione delle precedenti ondate, la curva dei ricoveri inizia a scendere dopo 10-15 giorni dal plateau dei casi positivi rilevati nella popolazione generale. Motivo per cui gli ospedali potrebbero rimanere sotto pressione ancora per diversi giorni. È importante sottolineare che il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva cresce meno e non in modo proporzionale ai malati ricoverati negli altri reparti. Inoltre la maggior parte di essi è contagiato con la variante Delta. Questo conferma due aspetti di questa IV ondata che sono rilevanti e che si intrecciano tra loro: i vaccini funzionano e riducono l’evoluzione verso le forme molto gravi (quelle che necessitano della terapia intensiva) e che la variante Omicron è più contagiosa ma meno aggressiva. Anche se considerarla alla stregua di un banale “raffreddore” è una semplificazione non corrispondente purtroppo alla realtà”.

V.A.

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