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Giornata della Memoria – Intervento del Presidente Anpi Abbiategrasso

(mi-lorenteggio.com) Abbiategrasso, 27 gennaio 2022 – L’intervento del Presidente dell’Anpi di Abbiategrasso, intervenuto alle celebrazioni per la Giornata della Memoria:

“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27
gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di
Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di
ricordare la Shoah (sterminio del popolo
ebraico), le leggi razziali, la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che
hanno subìto la deportazione, la prigionia, la
morte, nonché coloro che, anche in campi e
schieramenti diversi, si sono opposti al
progetto di sterminio, ed a rischio della
propria vita hanno salvato altre vite e protetto
i perseguitati”. Così recita l’art. 1 della legge
n. 211 del 2000.
Con queste parole di legge vogliamo
ricordare quale sia il significato del Giorno
della Memoria per tutti noi cittadini della
Repubblica Italiana.
Un’occasione che deve fare riflettere, in
questa semi-clausura forzata da questa
pandemia, dove però abbiamo la fortuna di
stare di più con i nostri figli.
Approfittiamo di questo tempo anche per
raccontare loro cosa siano stati il nazismo ed
il fascismo, le deportazioni di ebrei, sinti, rom,
caminanti, disabili e omossessuali e quanto
sia preziosa, oggi più che mai, la libertà che i
partigiani e chi ha combattuto allora ci ha
dato: la libertà di muoverci dove vogliamo, la
libertà di studiare ed apprendere ciò che
vogliamo, la libertà di poter professare la
propria religione e quella di esprimere il
proprio pensiero rispettando sempre quello
dell’altro, la libertà di amare chi vogliamo.
E’ giusto notizia di questi giorni, episodio che
come Anpi condanniamo fermamente, che un
ragazzo di religione ebraica è stato insultato
e picchiato da due adolescenti a Venturina
(Li), nell’indifferenza degli altri ragazzi che
hanno assistito senza intervenire. Un ragazzo
che non deve fare i conti con la guerra, ma
con l’ignoranza di chi ha pensato di umiliarlo,
fomentata anche sui social, da chi vuole
costruire nemici ad ogni costo, in un
momento in cui guerre, almeno qui da noi,
non ce ne sono.
Il Giorno della Memoria è e deve essere un
giorno in cui il dialogo e l’incontro tra le genti,
il tramandare ed esporre racconti di scelte,
eroi, dolori, coraggio, brutalità, umanità e
morte diventano il momento della creazione
di una memoria personale radicata e
durevole. Facciamo sì che questa non sia
una mera commemorazione, ma un momento
per aiutare anche e soprattutto le nuove
generazioni, a capire e scolpire nella loro
memoria quanto accaduto per trarne un
insegnamento vero.
Vorrei in ultimo ricordare quanto riportato
dalla Sen. Segre in uno dei suoi ultimi
interventi:
“Siete persone libere, dovete pensare con la
vostra testa, non con quella di chi grida più
forte. Non bisogna perdere neanche un
minuto di questa straordinaria emozione che
è la vita.
Perché nel tic-tac che è il tempo che scorre, il
tic è già tac.”.

Redazione

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