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martedì, Ottobre 8, 2024

Proverbio: A chi ben crede, Dio provvede

Milano 1939, la storia poco nota de “La mensa dei bambini” in un documentario degli studenti IED con la scuola Tito Speri

Le singole storie dietro la grande Storia, vite spezzate da continuare a portare alla luce per trasmettere la memoria soprattutto a vantaggio delle generazioni più giovani, facendo ricorso ai mezzi a loro più vicini. Prosegue con il contributo di 48 studenti master dell’Istituto Europeo di Design l’iniziativa “Instagram History”, voluta dal Comitato Pietre d’Inciampo – Milano in collaborazione con Milano è Memoria e che vede raccontare le vite che si celano dietro ai nomi delle 24 nuove pietre d’inciampo in posa quest’anno (145 in totale in città) attraverso dei carousel social. Ma non solo. A rafforzare il ricordo nasce la mappa online che crea itinerari tra le pietre e i luoghi della memoria, realizzata da un gruppo di studenti IED di Arti Visive con gli alunni dell’Istituto comprensivo Quintino Di Vona-Tito Speri. L’istituto è ideatore – insieme all’Associazione Nuvolanove – anche del toccante documentario La mensa dei bambini, realizzato da cinque studenti IED di Video Design: dalla prima merenda in una latteria di via Lecco alla mensa vera e propria, il film narra una storia di coraggio e dedizione negli anni delle persecuzioni razziali, quella di un luogo caldo di accoglienza cresciuto fino a diventare un presidio educativo per i bambini soli, figli di profughi ebrei a Milano.

“Il design lavora in un denso intreccio fra memoria e responsabilità verso il futuro, attraverso opere che ne fissino la memoria, ricordando all’umanità quali siano gli orizzonti verso i quali orientarsi – commenta Alberico Guerzoni, Direttore IED Milano. – In questo, l’Istituto Europeo di Design si impegna affinché i valori imprescindibili di una comunità siano trasmessi alle nuove generazioni attraverso la cultura del rispetto e del progetto”.

INSTAGRAM HISTORY
Per il XXII Giorno della Memoria (mercoledì 27 gennaio 2022), oltre alle strade della città anche la pagina Instagram “Milano Pietre d’Inciampo” si arricchisce di 24 nuove pietre riprodotte digitalmente, relative a persone vissute nel capoluogo lombardo vittime delle persecuzioni nazi-fasciste: dietro a ognuna, il lavoro degli studenti e delle studentesse IED Milano ha ricostruito la storia di ciascun deportato nei campi di concentramento, trasposta in un racconto verbale e visivo che va a formare dei Carousel Instagram.
Il progetto – condotto da team multidisciplinari composti da creativi dei tre corsi Master in Creative Direction, Digital Communication Strategy e Graphic Design, coordinati dai docenti Giovanni Nava e Marta Nava – ha portato a storie raccontate con una precisa visual identity, seguendo linee narrative che usano simboli grafici forti e riconoscibili o che fanno ricorso a elementi iconici (foto d’epoca di luoghi, immagini di oggetti e mezzi di trasporto), comuni denominatori di queste vite spezzate. Nel Giorno della Memoria, il pubblico social potrà imbattersi dunque in inciampi digitali, anche grazie all’attivazione di influencer che hanno scelto di collaborare adottando e condividendo a loro volta alcune di queste storie sul proprio profilo Instagram.

LA MAPPA
Oltre le Pietre d’Inciampo, per un approfondimento storico: in un progetto condotto interamente da remoto, un gruppo di studenti di Media Design e Graphic Design IED Milano – lavorando con i giovanissimi alunni dell’Istituto Quintino di Vona-Tito Speri – ha creato il sito LePietreRaccontano, una sorta di mappa contestualizzata dei luoghi e delle storie della memoria milanesi, integrata con documenti di approfondimento delle storie stesse. La mappa fornisce itinerari digitali della memoria che raccontano percorsi di vita riferiti a diverse persone fra quelle cui sono dedicate le pietre d’inciampo, e che seguono sei aree tematiche: Gli scioperi nelle fabbriche; La città degli ebrei; Omaggio a Liliana Segre; Resistenze a Milano; i Partigiani; Lo “snodo” San Vittore.
Ne esce un affresco corale che, con le sue sfaccettature e la sua varietà, contribuisce a ricostruire l’insieme poliedrico di voci e di situazioni storiche che hanno caratterizzato la storia di Milano dal 1938 al 1945.

LA MENSA DEI BAMBINI, IL FILM DOCUMENTARIO
Milano, 1939. Israel Kalk, ingegnere lettone arrivato in Italia nel 1919, accompagna suo figlio a giocare ai giardini di Porta Venezia. Qui il piccolo Motele Kalk incontra Brigitte e Werner, due bambini magri con indosso vestiti ormai piccoli per loro: sono profughi ebrei, costretti a sopravvivere come possono nell’Italia della dittatura fascista. Israel li invita subito a fare merenda in una latteria in via Lecco: sarà la prima di tante altre, con sempre più partecipanti. I bambini figli di profughi sono infatti soli tutto il giorno perché i genitori sono in giro a cercare carte, permessi, documenti. La latteria non basta più e così si arriva alla creazione di una vera e propria mensa in via Guicciardini, che man mano andrà al di là dell’offerta di un pasto caldo, ponendosi come presidio educativo suppletivo fino alla sua distruzione, causata dai pesanti bombardamenti del ’43. La missione della mensa diventa quella di offrire ai bambini quel sostegno materiale, educativo e morale che i genitori, nel momento difficile della guerra, non riuscivano più a dare ai loro figli.
Una storia intensa e non molto nota, restituita ora a tutti in un documentario scritto e interpretato dalla classe 2N dell’Istituto Quintino di Vona-Tito Speri, curato dalla professoressa Alessandra Minerbi con Lucilla Tempesti di Nuvolanove, realizzato e diretto da cinque studenti di Video Design IED Milano con la supervisione di Davide Sgalippa ed Enrico Carucci.

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