Milano, 22 marzo 2022 – L’utilizzo spasmodico dei nostri device, spesso per attività prevalentemente ludiche, porta a uno stress delle batterie, che rapidamente raggiungono i limiti di durata e ci costringono a frequenti ricariche. In una valutazione rilasciata di recente, si può vedere infatti come la maggior parte degli italiani utilizzi, e quindi scarichi, il proprio smartphone soprattutto per giocare online. Esistono diverse soluzioni nell’ambito degli energy storage esterni e Witty sembra essere uno di quelli più efficienti ed efficaci.
Evitare l’overcharging con questo nuovo gadget
Ognuno di noi adotta personali tecniche per prolungare la vita delle batterie dei propri dispositivi, spesso empirici, non sapendo che alcuni comportamenti “atavici” sono del tutto inappropriati, come ad esempio la ricarica notturna senza interruzione.
Il cosiddetto overcharging notturno, cioè quando la carica viene interrotta anche quando la batteria ha già raggiunto il 100%, è motivo di deterioramento delle batterie e può trovare soluzione con l’ausilio di Witty.
Questa diffusissima pratica di ricarica notturna sottopone la batteria a uno stress tale da ridurne i cicli di ricarica per più del 60%, passando da circa 500 a meno di 200, inducendoci a pensare se non sia opportuno interrompere il sonno per staccare la spina al caricabatteria!
Per la tranquillità del nostro riposo abbiamo come valido alleato Witty, che si sostituisce all’azione manuale dello staccare il caricabatteria, provvedendo al distacco del sistema di ricarica non appena la batteria raggiunge il 100%.
Interrompere in tempo utile il ciclo di ricarica impedisce al sistema di dover sopportare inutilmente la massima tensione di fine carica, che produce danni localizzati agli elettrodi delle batterie al litio con i suoi 4,5 V. Il mancato stress prolungato farà sì che tutti gli elementi di ricarica possano contare su un’ottimale situazione di utilizzo, mantenendo le migliori performance operative.
Automatic Shut Off – ASO
La tecnologia ASO (Automatic Shut Off), scaturita dagli studi di un affiatato team di Ingegneri, in seguito brevettata da Witty Srl, frutto di un proficuo lavoro presso L’Università La Sapienza in Roma, rende Witty un prodotto interamente italiano.
Il suo funzionamento è basato sul controllo del flusso di corrente e non sulla tensione o sulla capacità di accumulo della batteria, in modo da interrompere il ciclo di ricarica non appena si raggiunge il 100% di capacità, grazie all’azione di un interruttore elettromeccanico.
Considerando che la vita media della batteria di uno smartphone è inferiore ai due anni, con l’utilizzo di Witty potremmo allungarla fino a quattro.
Benché alcuni produttori pubblicizzino per i propri telefoni funzioni simili, nella realtà le cose non stanno esattamente così.
Le soluzioni proposte sono relative, cercano di “imparare” dalle nostre azioni per “istruire” i programmi di ricarica, al fine di ridurne lo stress e ottimizzarne l’utilizzo, ma con scarsi risultati.
Il “machine learning” più evoluto non riesce tuttavia a tener conto della frenesia delle nostre attività, discontinue ed energivore in base ai diversi impieghi, delle applicazioni usate più o meno frequentemente, della possibilità di accesso a fonti di ricarica e altro.
Di conseguenza, con dispositivi dotati di simili sistemi si può incorrere in problemi legati alla non sufficiente ricarica delle batterie, i cui cicli vengono dettati da algoritmi non idonei al bisogno effettivo.
Da tener presente che in tutti gli smartphone, durante la ricarica, quando si raggiunge il 100% non si interrompe la tensione massima fino a quando non viene staccato il filo o spostato il device dalla piastra di ricarica wireless.
Il sistema Witty è estremamente pratico, consistendo in un semplice attacco simile al trasformatore del caricabatteria, da interporre tra caricatore e cavo di ricarica, dotato di un pratico pulsante di avvio e led di funzionamento luminoso.
Basterà disattivare l’ottimizzazione di ricarica sul proprio device prima di iniziare a usare Witty, magari testando il corretto funzionamento in modalità aereo, come consigliato dalla casa produttrice.
L. M.