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Venezia, inaugurato il restauro delle Procuratie a piazza San Marco

(mi-lorenteggio.com) Venezia, 9 aprile 2022 – Il palazzo delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia ha aperto ieri al pubblico dopo un complesso lavoro di recupero durato 5 anni, voluto da Generali e curato dall’architetto David Chipperfield. Svelato e valorizzato il patrimonio dell’edificio, uno dei capolavori dell’architettura veneziana del XVI secolo, chiamato ad un nuovo scopo sociale. L’edificio con oltre 500 anni di storia, che si estende lungo l’intero lato nord della Piazza, dalla Torre dell’Orologio al Museo Correr, sarà la casa della fondazione The Human Safety Net: l’iniziativa, attiva a livello mondiale, che ha l’obiettivo di liberare il potenziale delle persone vulnerabili affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e delle comunità.

La cerimonia di apertura si è svolta alla presenza di numerosi ospiti istituzionali, esponenti del mondo della politica e della cultura italiana ed europea. C’erano i ministri della Cultura, Dario Franceschini, del Turismo, Massimo Garavaglia, della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta oltre al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. In rappresentanza della città erano presenti il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il vicesindaco Andrea Tomaello, l’assessore al Turismo Simone Venturini. A fare gli onori di casa il presidente e l’amministratore delegato del gruppo Generali, Gabriele Galateri e Philippe Donnet, insieme a Emma Ursich, Segretario generale di The Human Safety Net.

Ad aprire la cerimonia il tradizionale alzaremi, un inno dedicato alla città, un’esposizione di bandiere, rivisitate in chiave moderna, sulla facciata delle Procuratie Vecchie e il taglio del nastro.

Gli interventi di restauro hanno riguardato la riqualificazione del primo e del secondo piano, dove sono collocati gli uffici della Compagnia assicurativa, la riorganizzazione dell’accessibilità e della fruibilità attraverso l’inserimento di una nuova circolazione verticale e il rinnovamento del terzo piano, con accesso pubblico agli spazi espositivi e a quelli di lavoro, ambienti per eventi e l’auditorium che ospiterà simposi internazionali, congressi ed eventi. Nello spazio attorno al quale si sviluppa la scala monumentale delle Procuratie Vecchie è stata posizionata l’installazione monumento di Edoardo Tresoldi.

“Una sfida complessa e gratificante – l’ha definita David Chipperfield – che ci riconnette con il potere dell’architettura sia come sostanza fisica sia come processo di collaborazione”.

Un intervento di riqualificazione che fa parte di un più ampio restauro riguardante l’intera area Marciana, che ha interessato nel 2019 anche il recupero dei Giardini Reali.

“Le Procuratie Vecchie sono legate in maniera indissolubile alla storia di Venezia e delle Generali – ha dichiarato l’amministratore delegato Donnet, annunciando anche la partnership con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo – Proprio qui nel 1832, poco dopo la fondazione della nostra società a Trieste, furono aperti questi uffici per le operazioni italiane del gruppo. La riapertura delle Procuratie Vecchie rappresenta un momento storico sia per la comunità locale sia per quella internazionale. A distanza di cinque secoli, questo palazzo iconico, recupera anche parte della missione originaria dei Procuratori: aiutare i più deboli della società. Sarà un luogo di dialogo e di scambio di idee, uno spazio aperto a tutti, che supporta pienamente anche il progetto di rendere Venezia la capitale mondiale della sostenibilità”.

“Una città intera ha voluto che questo progetto andasse avanti, seguendolo passo dopo passo – ha ricordato il sindaco Luigi Brugnaro nel ringraziare le autorità presenti e tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato – La Fondazione The Human Safety Net è l’espressione dell’accoglienza che i veneti e i veneziani hanno sempre dimostrato nel mondo. Quella odierna non è solo l’inaugurazione di un luogo, ma di un progetto di città che si rimette in gioco. Il ritorno di Generali in centro storico è un grande segnale di recupero economico della città antica. Spero di avervi vicino in tante altre iniziative”.

Il terzo piano dell’edificio ospita l’esposizione “A World of Potential”, a metà tra un museo della scienza e della tecnologia e un’esperienza antropologica, che – è stato evidenziato – “offre ai visitatori la possibilità di comprendere e connettersi con il proprio potenziale, esplorando i punti di forza del proprio carattere, e per vedere le migliori qualità nelle altre persone”. La mostra sarà aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 19. I biglietti possono essere acquistati sul sito thehumansafetynet.org/it

I residenti del Comune e della Città metropolitana di Venezia potranno visitare i rinnovati spazi (ingresso Piazza San Marco, 119) in anteprima il 9, 10 e 11 aprile e poi successivamente fino al 31 agosto esibendo un documento di identità attestante la residenza nella Città metropolitana, il libretto universitario o la tessera studenti in corso di validità o il possesso della carta Venezia Unica.

“Il progetto delle nuove Procuratie a piazza San Marco dimostra come si possano conservare, tutelare e valorizzare con successo i beni culturali innestando architettura contemporanea di qualità”.

Lo ha detto ieri il ministro della Cultura, Dario Franceschini nel corso della presentazione del restauro della Procuratie Vecchie a Venezia.

“Questo è uno dei tabu che più dobbiamo superare in Italia. Riconoscere che parte della bellezza dei nostri luoghi d’arte sta nella sovrapposizione di stili tra loro: il Medioevo sull’Impero Romano, il Rinascimento sul Medioevo, il Barocco sul Rinascimento. Nei secoli in Italia tutto s’è mescolato e sovrapposto ed è evidente dall’architettura delle nostre Chiese e palazzi. Questo processo, però, s’è fermato nel Secondo Dopoguerra quando siamo stati persuasi che l’intervento di architettura contemporanea di qualità fosse quasi uno sfregio rispetto all’esigenza di tutela del bene architettonico. Quella decisione fu sbagliata perché, invece, si può innestare arte artica con quella contemporanea, finanche nei centri storici, quando l’intervento è fatto bene, come nel progetto di recupero e restauro realizzato qui alle Procuratie Vecchie di Venezia”, ha concluso il Ministro.

V. A.

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