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Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Milano. Biblioteca Braidense: Emilio Isgrò dona l’opera “Cinque Maggio. Minuta cancellata”

(mi-lorenteggio.com) Milano, 20 maggio 2022 – Un’opera che ancora una volta unisce la grande arte con la grande letteratura, la memoria con il presente, è la protagonista della donazione di Emilio Isgrò alla Biblioteca Nazionale Braidense: “Cinque Maggio. Minuta cancellata”. L’artista ha infatti apportato le sue cancellature sul manoscritto autografo della celebre poesia manzoniana dedicata a Napoleone, manoscritto conservato in biblioteca, uno dei più celebri della Braidense, istituto che accoglie il più importante fondo manzoniano nazionale, volendo così rendere un nuovo omaggio alla lingua poetica del grande scrittore.
Dice Isgrò: “È la seconda volta che affronto l’opera manzoniana, e devo riconoscere
che scalzare Manzoni dal trono del dubbio è più difficile che svuotare Napoleone del
suo carisma. Anche per Il Cinque Maggio non poteva che essere così. Mi sono appoggiato al testo così come il compositore si appoggia al libretto, lasciando parlare da
sole le parole che la musica rischia di cancellare. È chiaro che l’incipit «Ei fu» l’ho
dovuto lasciare nella sua interezza, per accendere l’immaginazione e la memoria del
pubblico.” Il Direttore James Bradburne, soddisfatto di questo prestigioso dono che
va a rafforzare la raccolta di documenti manzoniani, sottolinea come “il lavoro di
Isgrò – basato sulla cancellazione di parole, immagini e note – non abbia nulla a che
vedere con l’«annullamento della cultura». Anzi, è manifestamente il suo opposto.
Non è una negazione del passato, ma una sua rispettosa celebrazione – opera di un
Boccioni, non di un Marinetti.”

“Cinque Maggio. Minuta cancellata” di Isgrò sarà esposta fino al 2 luglio insieme
all’originale del “Cinque Maggio” manzoniano nella Sala Maria Teresa della biblioteca, visitabile con ingresso libero in orario di apertura al pubblico.
IL CATALOGO RAGIONATO
L’Archivio Emilio Isgrò, nell’ambito delle proprie attività di valorizzazione e di studio, promuove la pubblicazione del Catalogo Ragionato del maestro, strumento indispensabile per la restituzione dell’opera di uno dei grandi protagonisti dell’arte
contemporanea, padre indiscusso della cancellatura che a tutti gli effetti è una delle
innovazioni linguistiche più originali tra quelle nate nell’arte alla metà degli anni
sessanta e che ancora è declinata dall’artista nelle più differenti forme.
La pubblicazione sarà realizzata sotto la curatela di Bruno Corà affiancato dal responsabile scientifico dell’Archivio Marco Bazzini e dalla direttrice dello stesso Scilla
Velati Isgrò. Il progetto editoriale è stato affidato a Skira Editore che nel settore dei
cataloghi ragionati vanta una lunga e incontrastata esperienza.
I sei decenni di lavoro dell’artista saranno divisi in cinque volumi, a partire dal 1962
anno delle prime esperienze visive, con una periodizzazione di circa dieci anni. Ogni
volume prenderà in considerazione tutta la sua multiforme attività artistica: dalle
opere visive alla poesia, dal teatro alla letteratura. Attraverso un percorso cronologico
e un ampio saggio introduttivo di Corà il catalogo metterà in luce i momenti evolutivi
che hanno caratterizzato il linguaggio dell’artista, permettendo una lettura più ampia e documentata dei lavori realizzati. Le tavole delle opere saranno arricchite da un
completo apparato di testi teorici dell’artista a cui si affiancherà una ricca antologia
critica oltre alle riflessioni critico-scientifiche di un ampio ventaglio di studiosi internazionali chiamati a contribuire alla pubblicazione con un saggio originale.
In occasione di questa nuova fase di progettazione e lavoro Bruno Corà afferma: “Nel
porre mano a questa impegnativa opera il pensiero dell’Archivio e mio stesso è rivolto
a ricordare Germano Celant la cui azione critica si era già significativamente aperta
all’opera di questo maestro contemporaneo”.
Per la raccolta di tutte le informazioni, l’Archivio Emilio Isgrò si avvale dell’avanzato
sistema di gestione digitale SpeakART. I collezionisti e le istituzioni che vogliono
contribuire alla ricerca segnalando o inviando informazioni e fotografie sulle opere in
loro possesso possono fare riferimento alla scheda e alle indicazioni presenti sul sito:
www.emilioisgro.info

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