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Disbiosi intestinale: cos’è e come riconoscerla

Milano, 27 maggio 2022 – La disbiosi intestinale è una condizione clinica poco conosciuta, che però interessa diverse persone e non dovrebbe mai essere sottovalutata. Si tratta infatti di una problematica che non si può definire una vera e propria malattia ma che può influire negativamente sul benessere generale di ognuno di noi e causare patologie anche piuttosto serie. Vediamo dunque insieme cos’è la disbiosi intestinale e quali sono i campanelli d’allarme che non andrebbero mai trascurati: i sintomi tipici di tale condizione.

Disbiosi intestinale: di cosa si tratta?

La disbiosi non è altro che un’alterazione dell’equilibrio del microbiota intestinale, ossia della flora batterica che popola l’intestino, svolgendo funzioni importantissime per la salute dell’intero organismo. Costituito da diverse specie di batteri, lieviti e parassiti buoni e non dannosi, il microbiota intestinale è fondamentale non solo per il benessere dell’intestino ma anche per una corretta digestione, per il metabolismo e per un sistema immunitario efficiente. Quando l’equilibrio tra questi batteri viene meno, si parla di disbiosi intestinale.

È importante non sottovalutare questa condizione in quanto se l’intestino non è in grado di esplicare al meglio le proprie funzioni (che come abbiamo detto sono svolte proprio dalla flora batterica) si rischia di andare incontro a diverse problematiche. L’organismo è infatti più esposto ad infezioni, patologie e disturbi di varia natura, non essendo il sistema immunitario abbastanza efficiente.

Come riconoscere la disbiosi intestinale: i sintomi più comuni

Riconoscere la disbiosi intestinale non è semplicissimo, proprio perché non si tratta di una vera e propria patologia codificata quanto piuttosto di una condizione. I sintomi della disbiosi, a ben vedere, sono simili a quelli della sindrome del colon irritabile che d’altronde è spesso associata ad uno squilibrio della flora batterica intestinale. Vediamo nel dettaglio quali sono le manifestazioni più frequenti, che non andrebbero sottovalutate.

# Gonfiore addominale

Il gonfiore addominale è un sintomo molto comune, che può avere molteplici cause e tra queste troviamo appunto anche la disbiosi intestinale. Generalmente, se all’origine di tale manifestazione vi è uno squilibrio del microbiota la pancia è gonfia in modo abbastanza costante e non solo in seguito ai pasti.

# Meteorismo

Il meteorismo è un sintomo che si associa inevitabilmente al gonfiore addominale: si tratta infatti della formazione di gas all’interno della pancia, che di conseguenza di dilata.

# Problemi digestivi

Coloro che soffrono di disbiosi intestinale lamentano spesso e volentieri anche disturbi a livello digestivo ed il motivo è presto spiegato. Se il colon non funziona in modo corretto ed il suo equilibrio è alterato, l’intero tratto digerente ne paga le conseguenze ed è dunque piuttosto frequente avere mal di stomaco dopo i pasti.

# Stitichezza

Un ultimo sintomo decisamente comune in caso di disbiosi intestinale è la stitichezza. La difficoltà nell’evacuazione delle feci infatti dipende spesso proprio da una condizione di squilibrio della flora batterica intestinale ed è per tale ragione che ai pazienti che lamentano stipsi viene spesso consigliata l’assunzione di probiotici.

# Infezioni genitali

Talvolta, la disbiosi intestinale può causare infezioni genitali come la cistite o la candida, che dunque dovrebbero essere interpretate come possibili campanelli d’allarme.

L. M.

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