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MONTAGNA. COMPRENSORIO BORNO/BS, ASSESSORE SERTORI: REGIONE APPROVA PATTO TERRITORIALE E METTE IN CAMPO 14,5 MILIONI

 (mi-lorenteggio.com) Brescia, 20 giugno 2022 – La Giunta lombarda, su proposta dell’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni con delega alla Programmazione negoziata, Massimo Sertori, ha approvato il ‘Patto Territoriale’ per lo sviluppo strategico, integrato e sostenibile del comprensorio turistico di Borno – Monte Altissimo in Valle Camonica, in provincia di Brescia.

“Dopo l’adesione di Regione Lombardia dello scorso 11 aprile – spiega Massimo Sertori – oggi compiamo un ulteriore passo in avanti per l’attuazione di questa nuova strategia di sviluppo in chiave eco sostenibile del comprensorio sciistico del Monte Altissimo”. “L’obiettivo primario – continua – resta la destagionalizzazione delle presenze turistiche e il contrasto allo spopolamento attraverso l’adeguamento degli impianti esistenti e il potenziamento dei servizi”.

UN PATTO DA 17 MILIONI – “Il Patto Territoriale – puntualizza l’assessore Sertori – prevede la realizzazione, entro la fine del 2024, di due importanti interventi infrastrutturali, per un importo complessivo di 17 milioni di euro, a fronte del quale Regione Lombardia contribuisce con un finanziamento di 14,5 milioni di euro, di cui 9,8 milioni di euro di risorse autonome regionali e 4,7 milioni di euro di risorse statali frutto dell’intesa raggiunta tra Regione Lombardia ed il Ministero del Turismo che ha disposto l’assegnazione di queste ulteriori risorse per la realizzazione di infrastrutture sportive in vista dei Giochi Olimpici del 2026 per migliorare l’attrattività dei territori.

Il Comune di Borno e la Comunità Montana di Valle Camonica si impegnano a concorrere al cofinanziamento garantendo una quota complessiva di euro 2.450.000 euro”.

ASSESORE MAGONI: VALORIZZIAMO L’OFFERTA TURISTICA – “Il potenziamento e l’efficientamento delle principali infrastrutture del comprensorio – afferma l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda regionale, Lara Magoni – permetterà di valorizzare ed elevare l’offerta turistica di un territorio particolarmente attrattivo. Gli interventi coinvolgono numerosi Comuni e dimostrano l’interesse di Regione Lombardia nei confronti di realtà particolarmente importanti del Bresciano”. “Servizi efficienti, qualità della proposta e bellezze del territorio – prosegue Magoni – sono elementi fondamentali, anche in vista delle prossime sfide che ci attendono, come Bergamo Brescia capitale cultura 2023 e le Olimpiadi invernali del 2026”. “Eventi – conclude l’assessore Magoni – che, grazie alla sinergia tra istituzioni, enti locali, associazioni di categoria e operatori economici metteranno in vetrina una Lombardia vincente, moderna e particolarmente attrattiva”

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SOTTOSEGRETARIO ROSSI: LAVORO PROMOZIONALE DELLA NOSTRE MONTAGNE – “Continuiamo – sottolinea il sottosegretario allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi, Antonio Rossi – il grande lavoro avviato per rendere le nostre montagne centri di attrazione turistico-sportiva a misura di cittadino. Gli interventi riguardanti il comprensorio sul Monte Altissimo nel Bresciano puntano a rilanciare la località ed attirare amanti dello sci e dello sport outdoor in alta quota”. “In vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 – prosegue – la Lombardia sta diventando la regione di riferimento per lo sport italiano coinvolgendo ogni località in grandi opere di riqualificazione e ammodernamento. Un’unione di competenze verso un unico obiettivo di grande sviluppo per promuovere al meglio le bellezze della Valcamonica e le località montane lombarde”.

GLI INTERVENTI – Gli interventi alla base dell’attuazione del Patto sono:

– la realizzazione di una nuova ed unica telecabina ad otto posti di arroccamento al Monte Altissimo attraverso la sostituzione dell’attuale impianto di collegamento tra la stazione di partenza delle piste e la vetta del Monte Altissimo;

– la ristrutturazione e la riqualificazione complessiva dell’attuale edificio presente in quota sulla vetta del Monte Altissimo destinato a rifugio ponendo particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla riduzione degli impatti ambientali e paesaggistici. (L

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