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Base jumper di Gagliano del Capo (LE) perde la vita dopo essersi lanciato dal monte Casale (valle del Sarca)

(mi-lorenteggio.com) Trento, 3 luglio 2022 -Un base jumper del 1989 nato in Svizzera e residente a Gagliano del Capo (LE) ha perso la vita dopo essersi lanciato dal monte Casale insieme ad altri due compagni. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12 dai compagni di lancio che, all’atterraggio, non hanno visto arrivare il terzo componente del gruppo.

Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto all’elicottero di effettuare un sorvolo. Dopo alcuni minuti l’equipaggio è riuscito ad individuare una vela aperta nel bosco, 200 metri sopra il ponte del Gobbo, tra Sarche e Pietramurata. Il Tecnico di elisoccorso è stato verricellato sul posto ma per il base jumper non c’era ormai nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata con il supporto di un operatore della Stazione di Riva del Garda, portata al campo sportivo di Pietramurata e affidata al carro funebre.

Intervento lungo la via Phillitis Scolopendrium sulla Corna Rossa (Dolomiti di Brenta)

Un alpinista è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento, dopo essere precipitato per circa dieci metri da primo di cordata, al secondo tiro della via Phillitis Scolopendrium sulla Corna Rossa (Dolomiti di Brenta). Nella caduta, l’uomo ha sbattuto contro la roccia, rompendo il casco. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 11.15 da una cordata vicina.

Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione Madonna di Campiglio si portavano in piazzola. Il tecnico di elisoccorso è stato verricellato sull’infortunato con l’equipe medica. Dopo essere stabilizzato e imbarellato, l’infortunato è stato verricellato a bordo dell’elicottero è trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.
Nel frattempo l’elicottero ha elitrasportato in quota anche la guardia attiva del Soccorso Alpino di turno a Madonna di Campiglio, per accompagnare il compagno di cordata a valle. 

Inoltre, si è concluso intorno alle 22.20 di ieri un intervento per soccorrere un biker di nazionalità tedesca del 1969. L’uomo era in mountain bike e stava praticando downhill sul monte Brione (Riva del Garda), quando è caduto a terra, procurandosi diversi traumi. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 20.30.

Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione Riva del Garda che sono arrivati sul posto insieme ai sanitari dell’ambulanza. L’infortunato è stato sottoposto alle prime cure, imbarellato e trasportato con la barella portantina per circa 10 minuti, fino all’ambulanza. Intervenuto anche l’elisoccorso che è atterrato al campo sportivo di Riva del Garda per il rendez-vous con l’ambulanza. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento. 

Nella giornata di ieri, oltre all’incidente mortale sui Denti della Sega di Ala (monti Lessini), di cui si è data notizia ieri, l’Area operativa Trentino meridionale è intervenuta intorno alle 12 sul sentiero Busatte Tempesta (Nago Torbole) per un’escursionista con un trauma di caviglia. Gli operatori della Stazione di Riva del Garda hanno raggiunto l’infortunata, la hanno stabilizzata, imbarellata e trasportata con la barella portantina per circa 40 minuti, fino all’ambulanza. 

Altro intervento intorno alle 14.45 per soccorrere un escursionista lungo il sentiero che porta al lago degli Speccheri (Vallarsa). L’uomo è scivolato sul sentiero ruzzolando lungo un pendio per circa 5 metri, procurandosi possibili politraumi all’arto inferiore e alla spalla. Cinque operatori della Stazione Vallagarina hanno raggiunto l’infortunato a piedi in circa 30 minuti, lo hanno stabilizzato, imbarellato e trasportato con la barella portantina in una zona meno boscosa e più aperta, per consentire all’elicottero di Bolzano di recuperarlo con il verricello e trasferirlo in ospedale. 

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