Infrastruttura iperconvergente: funzionamento e vantaggi

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Milano, 27 luglio 2022 – Sapete che cos’è una struttura infrastruttura iperconvergente? Ebbene, parliamo di un approccio software che serve come ausilio per una struttura IT. Questo tipo di infrastruttura va a consolidare delle risorse di elaborazione, di storage e di rete in una sorta di sistema unificato, tutto gestito attraverso un software. Tale infrastruttura è formata da una serie di risorse di elaborazione, cioè da delle macchine virtuali vere e proprie. Tutte queste macchine vengono gestite da un software e in più, l’asset è strutturato attraverso una connettività di rete. Grazie a questo sistema si ha la possibilità di avere un’unica interfaccia per la gestione di più risorse. Non è un caso quindi, che tale infrastruttura, rappresenti un elemento essenziale per coloro che vogliono ridurre i costi e gestire più facilmente l’intera struttura IT all’interno di un’azienda.

Che cos’è l’infrastruttura iperconvergente

L’infrastruttura iperconvergente, come già accennato, è un approccio “software defined” che permette di gestire attraverso un’unica interfaccia, diverse risorse di elaborazione. Tra serves, storage, virtualization e networking c’è la possibilità di tenere tutto sotto controllo. Un sistema di questo tipo essenzialmente è formato da diversi componenti, ovvero da un pannello di controllo che dà la possibilità di amministrare le risorse in un unico luogo, così da poter avere delle soluzioni gestionali interessanti. Del resto, le soluzioni di infrastruttura iperconvergente nascono proprio con lo scopo di coordinare varie parti di un sistema informatico, attraverso un’unica interfaccia. Tra le altre componenti di un sistema IT iperconvergente vi sono anche i servizi di networking, di storage, di virtualizzazione per le applicazioni e tutto quello che può servire per le attività tecnologiche all’interno dell’azienda. In sostanza, grazie a questo sistema, invece, di una struttura molto costosa vi sarà una sola piattaforma che aiuterà l’azienda a gestire, con l’aiuto del software, tutte le componenti di cui una struttura ha bisogno.

Le due parti di un sistema iperconvergente

In generale, in un sistema iperconvergente le componenti principali sono due: il distributed plane e il management plane. Il primo si estende su un cluster di nodi e fornisce dei servizi di virtualizzazione, applicazioni guest e servizi di storage. Invece, il secondo è il pannello di controllo e permette di gestire facilmente tutte le risorse del sistema, nonché di avere a disposizione eventuali, in maniera distaccata rispetto al distributed plane.

I vantaggi di un’infrastruttura iperconvergente

La scelta di un’infrastruttura iperconvergente in un’attività è sicuramente è vantaggiosa. Innanzitutto perché si ha la possibilità di ridurre drasticamente i costi e perché, a differenza delle soluzioni hardware, queste che avvengono attraverso l’utilizzo di software, sono molto più economiche. Non sono eseguite su sistemi molto costosi, ma semplicemente su server commerciali standard. Un’altra cosa importante è che le pratiche vengono gestite in maniera molto più facile e intuitiva. Infatti, questa infrastruttura in pochi minuti permette di coordinare vari tipi di elementi e le prestazioni sono nettamente superiori. Altro elemento vantaggiosa relativamente all’utilizzo di un sistema iperconvergente sta nel fatto che ha una flessibilità senza precedenti. Infatti, mentre un singolo cluster ha dei nodi limitati, attraverso invece tale tipo di soluzione, si può estendere facilmente la propria struttura IT. Dunque: che aspettate a optare per un sistema iperconvergente?

L. M.

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