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Omega 3: cosa sono, benefici, alimenti e come assumerlo

Milano 8 settembre 2022 – Quando parliamo di Omega 3 ci riferiamo a dei grassi polinsaturi considerati essenziali. Il loro precursore è l’acido alfa-linolenico (il cui acronimo è ALA) e il nostro organismo non è capace di sintetizzarlo. Pertanto, deve essere assunto tramite gli alimenti. Ci sono dei casi in cui, però, si ricorre agli Omega 3 in capsule. Gli altri due Omega 3 che possiamo menzionare sono l’acido eicosapentaneoico (acronimo EPA) e l’acido docosaesaenoico (acronimo DHA). I benefici degli Omega 3 riconosciuti dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) sono essenzialmente tre. L’ALA (acido alfa-linolenico) permette di tenere sotto controllo i normali livelli di colesterolo nel sangue. Sia il DHA (acido docosaesaenoico) che l’EPA (acido eicosapentaenoico) favoriscono la regolare attività del cuore. In gravidanza, infine, il DHA assunto dalla mamma contribuisce allo sviluppo dell’occhio del feto. Mentre, durante l’allattamento, viene sviluppato lo sviluppo del bambino. Quindi, gli Omega 3 hanno un’azione benefica sul metabolismo dei trigliceridi e del colesterolo.

Quali elementi contengono Omega 3 e controindicazioni

Come già anticipato, gli Omega 3 devono essere assunti per via alimentare, o, in alternativa, tramite integratori. Gli alimenti che contengono gli Omega 3 sono principalmente il pesce azzurro e grasso. Tra questi è possibile nominare: le acciughe, il salmone, le sardine, le aringhe, lo sgombro, lo storione, la trota e il tonno. Anche i crostacei contengono questi grassi polinsaturi. Ci sono poi anche fonti vegetali di Omega 3 come: le noci, i semi e l’olio di lino e l’olio di soia. Come fonti possiamo nominare anche le alghe secche come le alghe nori e kombu. Chi è pratico di cucina orientale, e soprattutto sushi, le conoscerà sicuramente.

Di per sé, gli Omega 3 non hanno alcuna controindicazione per il nostro organismo, ma vanno rispettate alcune regole. Secondo le tabelle LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) dovremmo assumere, a qualsiasi età, una percentuale di Omega 3 tra lo 0,5 e il 2% del fabbisogno totale energetico quotidiano. Superato questo limite, potrebbero insorgere delle problematiche gastro-intestinali come gas e difficoltà a digerire. Attenzione anche al rischio di emorragie, soprattutto nei pazienti che già assumono dei farmaci anticoagulanti. Perché gli Omega 3 possono allungare i tempi di coagulazione del sangue.

Integratori alimentari di Omega 3: a cosa servono

Quando ci sono delle carenze alimentari, oppure non è possibile inserire nella nostra dieta abbastanza Omega 3, possiamo ricorrere ad integratori alimentari di Omega 3. Prima di assumere qualsiasi tipologia di integratore, è bene consultare il proprio medico di base per evitare controindicazioni o effetti indesiderati. Generalmente, questi integratori sono venduti in forma di capsule. Molto spesso vengono anche associati alla Vitamina E (Tocoferolo) che è un potente antiossidante liposolubile in grado di proteggere le membrane cellulari. Assumendo quindi Omega 3 tramite integratori potremo apprezzare a pieno di tutti i benefici di questi grassi polinsaturi. C’è chi infatti ritiene che ci aiutino anche a combattere patologie come: la depressione, l’artrite reumatoide, l’Alzheimer (e altre forme di demenza senile), l’asma e la sindrome da deficit di attenzione-iperattività (ADHD).

L. M.

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